Sciopero 6 Luglio 2018: Uffici territoriali per la ricostruzione

La FPCGIL, l’USB P.I. Enti Locali e la UILFPL comunicano la partecipazione pressoché totale dei lavoratori allo sciopero indetto per la data odierna. Una delegazione composta dai rappresentanti sindacali e dai lavoratori è stata ricevuta dal Prefetto, che si è impegnato a trasmettere il documento presentato ai preposti organi del Governo.

Nell’incontro è stato richiesto l’interessamento del Governo per la risoluzione di una vicenda che ormai si trascina da anni. Alla presenza del Prefetto, è emerso che, la situazione contrattuale dei lavoratori oltre ad essere altamente lesiva dei diritti, ha inesorabilmente ricadute negative sui processi di ricostruzione del territorio.  Inoltre è risultato evidente come la situazione dei lavoratori sia del tutto anomala rispetto alla normativa ordinariamente applicata per i contratti di lavoro della pubblica amministrazione.

Questi lavoratori, vincitori del concorso pubblico Ripam Abruzzo del 2013 per posti a tempo indeterminato, sono stati contrattualizzati con Enti Locali (Comuni) che non hanno e non avranno capacità di riassorbimento, prefigurando la condizione risolutiva del rapporto di lavoro nel 2023.

Condizione contrattuale che ha prodotto sin dal 2013 uno stato di incertezza per i lavoratori e per le loro famiglie che ha comportato un vero e proprio “esodo” degli stessi verso soluzioni più tutelate, ad oggi infatti risultano solo 33 i lavoratori originariamente assunti, con tutte le difficoltà derivanti da un ricambio vorticoso del personale, soprattutto rispetto alla complessità delle procedure per la ricostruzione.

Di fatto quindi la risoluzione della questione contrattuale dei dipendenti UTR deve essere visto come un problema di pubblico interesse.

Per finire, con decreto legge 16 ottobre 2017, n° 148, coordinato con la legge di conversione del 4 dicembre 2017, n° 172, art 2bis, comma 32, si è disposta la soppressione degli UTR, preludendo ad un accentramento organizzativo e logistico del personale presso l’Ufficio Speciale per i Comuni del Cratere senza però avviare le necessarie contestuali fasi di concertazione e contrattazione dei protocolli di intesa per tutelare i diritti dei lavoratori.

Inspiegabile è poi l’inerzia delle Amministrazioni Locali e Centrali a fronte della suddetta condizione più volte e da anni denunciata dai 72 lavoratori degli uffici in oggetto.

Le scriventi sigle sindacali ritengono inderogabile far valere il diritto all’espletamento di corrette relazioni sindacali al fine di garantire una accurata tutela dei lavoratori r di ricondurre gli stessi in un regime ordinario di rapporto di lavoro con gli Enti che saranno individuati. In mancanza di risposte concrete i lavoratori continueranno l’azione di mobilitazione.

Redazione - Il Faro 24

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