Ormai se ne parla da anni, esiste una legge regionale (L.R. 23 gennaio 2004, n. 3), ma evidentemente non è sufficiente: l’Italia è rimasta il solo Paese europeo a non avere lo psicologo in pianta fissa tra i banchi di scuola. Non a Celano però, dove, da ormai 4 anni è attivo, nelle scuole di ogni ordine e grado, un servizio psicologico di prevenzione e intervento del disagio psicologico.
Partiamo dai dati: nel 2015 la dispersione scolastica in Italia era al 16%, distante dall’obiettivo europeo del 10% entro il 2020 (dati dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa del Ministero dell’Istruzione).
Nel nostro Paese quasi un ragazzo su sette lascia la scuola con, al massimo, un titolo di terza media. Tra gli stati membri, fanno peggio solo Spagna (20%), Malta (19,8%) e Romania (dati EUROSTAT).
Quello dell’abbandono scolastico è un tema che, per le conseguenze che comporta, ha un costo sociale e sanitario immenso, anche perchè la letteratura scientifica evidenzia chiaramente che esiste una connessione tra dispersione scolastica e probabilità di sviluppare comportamenti devianti e disagio psicologico e sociale. Abbandono scolastico significa spesso perdita di connessione con l’ambiente sociale, fenomeno che molti studi internazionali mettono in relazione con fenomeni come anoressia, bulimia, psicosi, depressioni, abuso di sostanze stupefacenti, suidicio.
La prevenzione alla dispersione a all’abbandono scolastico necessita di un’azione ottimale che ha bisogno di essere ampia, coordinata e stratificata: come è ormai chiaro alle Istituzioni competenti l’abbandono scolastico si combatte con una azione di contesto, intervenendo sull’ambiente scolastico.
Nonostante ciò, si crea nelle scuole una situazione paradossale: l’efficacia dell’intervento dello psicologo scolastico è legata alla continuità dal lavoro ed ha spesso un costo che nè le scuole nè i Comuni (che dovrebbero erogare i servizi di orientamento, ma che spesso se ne dimenticano!) possono sostenere.
Il Comune di Celano, che ha sempre dimostrato sensibilità verso un settore così delicato come il benessere psicosociale della popolazione e dei minori in particolare, ha concretizzato tale attenzione promuovendo, per l’anno scolastico appena concluso, il progetto “La casa di psiche: intervenire nella scuola per conoscere, informare, prevenire” svolto dall’Associazione Syncrònia Onlus nelle scuole di ogni ordine e grado del Comune.
Il progetto, che colloca il Comune in una posizione di assoluta avanguardia nella creazione di una rete sociale di supporto alla popolazione scolastica e di arginamento di tali fenomeni, ha previsto l’attivazione di uno sportello d’ascolto psicologico per ragazzi, genitori, insegnanti e personale scolastico dalle scuole dall’infanzia alle superiori e un servizio di orientamento scolastico per contrastare la lotta all’abbandono e alla dispersione scolastica. Il progetto, fortemente voluto dalla dott.ssa Angela Paris, psicologa, specializzata in Psicoterapia analitica e docente all’Università degli Studi di l’Aquila e all’Università G. D’Annunzio di Chieti, originaria di Celano, è stato possibile grazie al contributo del Comune di Celano, fortemente voluto dall’assessore Eliana Morgante, e all’impegno costante che la Dirigente comunale, Dott.ssa Daniela Di Censo, e i Dirigenti Scolastici, Prof.ssa Vincenza Medina e Prof.ssa Franca Felli, hanno avuto nel sostenerlo. Il progetto è stato anche finanziato dall’Istituto di specializzazione in psicoterapia Atanor dell’Aquila di cui la Dott.ssa Paris è responsabile.
Ci auguriamo che una simile progettualità possa essere portata avanti anche per i prossimi anni scolastici e continuare ad essere una concreta dimostrazione dell’impegno e dell’attenzione del Comune al sociale, all’istruzione e alla cultura, dimensioni inscindibili e fondamentali per formare al meglio la personalità dei nostri ragazzi.