Riceviamo e pubblichiamo.
“Le esternazioni del Sindaco di Capistrello fanno sorridere. Non capiamo perché il Sindaco da qualche mese non è più sereno. Tuttavia non accettiamo lezioni di dignità politica da chi non ne ha una. Ciciotti da troppo tempo sta provando a rifarsi una verginità politica (dichiarando di essere un tecnico e non un politico) ma si dimentica che i nostri concittadini sono perfettamente memori del suo passato. E ricorderanno molto a lungo, purtroppo, i guasti che le scelte politiche avventate di questa Amministrazione stanno arrecando alla nostra comunità.
Come può parlare di verità e rispetto chi sfugge sistematicamente al confronto, proprio non si capisce. Si riferisce forse alla stessa verità che ha sbandierato, insieme ai suoi, quando ha ritenuto di non convocare un Consiglio comunale legittimamente richiesto dalla minoranza sul tema dell’edilizia scolastica? Intende quella verità smentita perfino dal Ministero dell’Interno che li ha sonoramente redarguiti sulla loro condotta non ortodossa? O forse fa riferimento alla verità e al rispetto negati nello stesso Consiglio comunale finalmente convocato su ordine perentorio delle istituzioni superiori quando, anziché rispondere alle precise domande poste dalla minoranza a beneficio delle famiglie e degli studenti, il Sindaco ha ben pensato con un mezzuccio di scappare letteralmente dalla seduta? Ancora oggi, dopo le miriadi di bugie che Ciciotti ha raccontato ai genitori, non sappiamo quanto si spenderà per avere i nostri studenti ad Avezzano, non sappiamo perché la Giunta comunale, contravvenendo alla legge, abbia individuato direttamente la struttura privata che sta attualmente ospitando i nostri ragazzi, né sappiamo quando cominceranno e termineranno i lavori alla scuola Santa Barbara!
Capisco, poi, che dia fastidio sentir dire, a ragione, che i finanziamenti più importanti e consistenti (diremmo quasi gli unici) di cui beneficia l’Ente dopo ben due anni e mezzo di (non) amministrazione Ciciotti, sono frutto del nostro lavoro. I fondi per Monte Arezzo, pari a 1 milione e 200 mila euro, sono figli di una richiesta fatta nell’ottobre 2014 così come i 514.000 euro per la banda larga che derivano da un finanziamento concesso nel luglio 2014, ben prima dell’insediamento di Ciciotti e dei suoi. Tale stato di fatto è, evidentemente, uno scorno insopportabile per il Sindaco.
Su via Luco e via Conserva, poi, il Sindaco avrebbe fatto meglio a tacere. Rispetto al grave problema che affligge quella zona del paese, questa Amministrazione non ha fatto praticamente nulla nonostante il tesoro di 5 milioni di euro che abbiamo lasciato loro in eredità!
Ciciotti poi continua ad accusarci di essere responsabili della revoca di alcuni finanziamenti e, in particolare, del finanziamento di 635.000 euro. Innanzitutto, anche su questo tema, Ciciotti dica la verità ai cittadini! Quei fondi, non ancora revocati, sono stati messi a rischio proprio a causa di una denuncia che fece lui stesso con la complicità di chi gli sedeva accanto quando faceva opposizione dai banchi della minoranza! Questo è il bene che Ciciotti voleva e vuole a Capistrello?
Ci spieghi ancora perché, se questi fondi sono revocati, il Comune non li ha ancora restituiti. La risposta è semplicissima: perché proprio la sua Amministrazione, sulla scia di quello che aveva fatto l’Amministrazione precedente, ha citato in giudizio il Ministero competente per evitare tale revoca.
Stia sereno, infine, Ciciotti. Nessuno vuole sminuire l’operato della sua Amministrazione. Non ce n’è bisogno. La sconclusionatezza degli interventi posti in essere, che va di pari passo con quella delle dichiarazioni sgangherate che si susseguono nel tempo, parla da sola. Anche i suoi, che lo affiancano in consiglio comunale, mentre in quella sede continuano ad alzare la mano, fuori da lì non esitano a manifestare pubblicamente il proprio dissenso in merito alle scelte fatte. Come dimenticare, poi, che al suo fianco continuano a sedere coloro i quali volevano determinare, con riunioni carbonare fatte nottetempo, la fine della sua Amministrazione?
E hanno ragione i suoi a dissentire e a recalcitrare: il caos amministrativo che è tornato a regnare nel Comune da quando questa Amministrazione si è insediata, dice più di mille parole! Si potrebbero portare esempi a decine. Su tutti il palazzo municipale sul quale è stato speso complessivamente circa mezzo milione di euro, con procedure assai discutibili e senza aver adeguato sismicamente la struttura o, ancora, la famigerata “casa delle associazioni” sulla quale sono stati spesi 70.000 euro e che non ha né capo né coda. E potremmo continuare.
Ha ragione Ciciotti! Ai capistrellani si deve verità e rispetto! Quando ha intenzione di cominciare?”
Alessandro Croce