Avezzano (Aq). Riceviamo e pubblichiamo.
«Nei giorni scorsi De Angelis, con eccellente tempismo, si era premurato di invocare “Una rapida uscita dal commissariamento del Crab”, ben sapendo che l’assemblea in cui si sarebbe ratificato ciò era già stata pubblicamente annunciata per il 22 maggio scorso e slittata per semplici motivi formali. Quello che invece il sindaco De Angelis non ha detto, e che è agli atti, è che l’Amministrazione avezzanese, nell’assemblea che ha sancito risultati straordinari e scelte cruciali per il Crab e Avezzano, in realtà non ha votato, astenendosi, con la motivazione che la stessa non ha ancora assunto decisioni in merito alle partecipate, e ha delegato all’assemblea un dirigente». É la precisazione del consigliere Ferdinando Fiore Boccia, già vicesindaco e assessore alle partecipate nell’amministrazione Di Pangrazio.
«Sarebbe questa la nuova politica per la città? É bene ricordare che la crisi che ha investito i tre centri di Ricerca regionali, Crab, Cotir e Crivea, ha origini lontane: con un presidente pescarese scelto da altri che percepiva lauti compensi e rimborsi spese, e il consulente esterno Mariano Santomaggio, il Crab ha avuto continue perdite di esercizio che hanno obbligato alla messa in liquidazione. Su impulso del presidente del Consiglio regionale è stato costituito, mesi addietro, un gruppo di lavoro finalizzato alla costituzione del Centro unico di Ricerca e alla soluzione delle problematiche di istituti così importanti per l’Abruzzo. Il gruppo di lavoro, cui hanno partecipato il presidente D’Alfonso, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, l’assessore Dino Pepe, i consiglieri regionali Lorenzo Berardinetti, Maurizio Di Nicola, Mario Olivieri, Mauro Febbo e il commissario Andrea Cleofe, ha stabilito il percorso per l’uscita del Crab dallo stato di liquidazione, la creazione del Centro unico di Ricerca abruzzese con sede nella nostra Avezzano e la sua patrimonializzazione, per la quale sono stati assegnati dalla Regione 4 milioni di euro. L’impegno dello stesso sindaco Giovanni Di Pangrazio è stato tenace fin dal 2013, anno in cui ottenne l’assegnazione di fondi dopo aver sollevato con forza la questione dell’esclusione del Crab dai finanziamenti allora assegnati a Cotir e Ciapi da parte del governo regionale del tempo,fino alla delibera per il sostegno al riordino e il riassetto delle quote societarie e per il supporto alla Regione nel rilancio dell’Ente », continua Boccia,«Certe improbabili operazioni promozionali si scontrano con i fatti: l’uscita del Crab dallo stato di liquidazione, ottenuta con un lavoro lungo e complesso, non è certo stata ottenuto da De Angelis, che bene invece avrebbe fatto a informarsi sulle criticità e le reali necessità dell’Ente, sostenendone appieno gli atti utili allo sviluppo».
«Amministrare la città richiede il quotidiano impegno in prima persona e non può non suscitare perplessità nei cittadini l’assenza del sindaco De Angelis in una circostanza così importante, nonché la mancanza di adesione alla costituzione del Centro unico di Ricerca, per cui ci siamo battuti a lungo, come anche per ottenere che avesse sede ad Avezzano», sottolinea Giovanni Di Pangrazio,« Abbiamo avviato tanti progetti di rilievo che daranno frutti nel prossimo futuro, ci auguriamo che per il principio di continuità questa Amministrazione lavori al completamento di quanto avviato, in particolare per ciò che riguarda l’ospedale e i presidi essenziali, il restyling dell’area di piazza Torlonia – per cui, con i relativi finanziamenti, sono già stati presentati progetti a seguito avviso pubblico – la riapertura della Cartiera fissata al 30 novembre, e al completamento della messa in sicurezza delle scuole. In questo, come detto, la nostra Coalizione sarà sempre a disposizione per dare supporto e aiuto per il bene della nostra comunità».
Redazione.