“L’allarme sisma lanciato dalla Commissione Grandi Rischi nazionale si trasforma in un vergognoso scaricabarile della Regione e della Protezione civile regionale sui poveri sindaci, ultime ruote del carro. Questo è il senso della lettera con la quale i dirigenti del Centro Operativo regionale hanno di fatto addossato alle amministrazioni locali l’onere di ‘porre in essere tutte le azioni strutturali e non strutturali’ tese a scongiurare, ipoteticamente, i possibili effetti di una scossa sismica di forte intensità. Una lettera inaccettabile contro la quale i sindaci dovrebbero collettivamente chiudere i Comuni privi di uomini e mezzi necessari per fronteggiare una simile emergenza. Se la Regione Abruzzo e la Protezione civile non hanno la forza o il coraggio di assumersi le loro responsabilità, è chiaramente giunta per loro il momento di dimettersi”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ufficializzando la vicenda.
“In un Abruzzo sempre più martoriato ormai siamo alla dismissione delle responsabilità, oserei dire ai titoli di coda di un film che rischia di avere un epilogo tristissimo – ha commentato il Capogruppo Sospiri -. In sostanza nei giorni scorsi il Responsabile della Protezione civile Nazionale Curcio ha riunito la Commissione Grandi Rischi per valutare la situazione dei territori di Abruzzo, Lazio e Marche dopo la scossa del 18 gennaio scorso. Da quella riunione è venuto fuori l’ormai famoso allarme inerente le possibili conseguenze di un forte terremoto sulla faglia che corre sotto la diga di Campotosto, con la Commissione Grandi Rischi che ha sollecitato la Protezione civile regionale ad attivare tutte le misure utili a monitorare la situazione e prevenire possibili danni. Per tutta risposta la Protezione civile regionale ha dato il peggio di sé, limitandosi a scrivere, a sua volta, una lettera a tutti i piccoli Comuni abruzzesi, comunicando la vicenda e scaricando sui singoli sindaci l’onere di adottare le misure ‘strutturali e non strutturali’ per scongiurare i danni derivanti da una possibile scossa, e questo solo per avere una lettera depositata al protocollo e da sbandierare pilatescamente nel caso dovesse effettivamente verificarsi un evento sismico dannoso, dunque avere in mano un documento per dire ‘io l’avevo detto, erano i sindaci a dover impedire le tragedie’. Questa posizione è vergognosa e assurda: se la Regione Abruzzo, che gestisce un bilancio milionario, non ha strumenti di difesa, con quali mezzi e risorse i piccoli Comuni dovrebbero fronteggiare l’emergenza paventata? Ma veramente è pensabile che ogni singolo sindaco inizi a fare, con le proprie risorse risicate, le verifiche di resistenza sismica di ogni singolo edificio esistente sul proprio territorio? Quella lettera rappresenta uno scaricabarile intollerabile: a questo punto ci chiediamo quale sia il ruolo e il compito della Protezione civile regionale. Una struttura deputata alla difesa dei territori che non è in grado di assumersi le responsabilità derivanti dalla carica stessa, è una struttura che deve rassegnare le proprie dimissioni senza ulteriori indugi – ha ribadito il Capogruppo Sospiri -. E un Presidente di Regione che rinuncia alle proprie prerogative e abbandona i sindaci in mezzo a una simile possibile emergenza è un Governatore che non può continuare a rappresentare l’Abruzzo, ma, anch’egli, deve dimettersi immediatamente”.