SPOT E GIOCO D’AZZARDO: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE

 

La dipendenza da gioco d’azzardo, meglio nota come “ludopatia” insieme alla dipendenza da internet, rientra nella categoria di dipendenze senza sostanze chiamata “addiction”; ad oggi le “addiction” sono in fortissimo aumento.

Insieme allo psicologo Cristiano Di Salvatore cercheremo di comprendere meglio alcuni aspetti legati a tutto questo.

 

Quali sono i volumi del gioco d’azzardo in Italia?

Stiamo parlando di una vera e propria “industria”!

Mi spiego meglio: dopo Eni e Fiat, rappresenta  la terza industria in Italia con giri d’affari di miliardi di euro.

Certo, da una parte permette a molte persone di avere un reddito; basti pensare che nel 2015 ha generato redditi per 88 milioni di Euro, allo stesso tempo è ben visibile quanti danni economici e sociali possa generare.

Nel solo Abruzzo, la spesa annuale pro-capite è di oltre mille euro.

 

Negli spot pubblicitari non è raro vedere testimonial come calciatori o attori famosi. Perché?

La spiegazione è molto semplice: si tratta di un meccanismo di persuasione molto efficace.

Da  sempre i campioni dello sport, rappresentano un forte punto di riferimento  per i giovani e gli adolescenti,;in lingua inglese si utilizza il termine “opinion leader”: appena un opinion leader sceglie quel prodotto o servizio, automaticamente aumentano in modo esponenziale le probabilità che tutti i suoi “fans” lo acquistino o ne giustifichino l’utilizzo.

Questo meccanismo risulta essere ancora più efficace se il testimonial esprime forte carisma, personalità e simpatia.

 

Per chi si trova ad affrontare questa problematica, quanto è impegnativo uscirne fuori?

C’è da dire che il primo passo da fare è quello di capire che ci troviamo a vivere questa criticità.

Potrebbe risultare banale, ma così non è: nelle fasi del cambiamento, il primo step è proprio quello di avere consapevolezza che abbiamo un problema con un certo tipo di sostanza o comportamento.

Solo allora sarà possibile iniziare un cambiamento di stile di vita.

Per esperienza, una persona che ha problematiche con il gioco d’azzardo in genere impiega anni prima di maturare questa consapevolezza.

 

Quanto è importante il supporto della famiglia?

Direi che l’aiuto della famiglia sia fondamentale.

Nel colloquio clinico consiglio sempre il coinvolgimento di un familiare e spesso collaboriamo con gruppi di autoaiuto proprio perché intendiamo offrire un supporto a 360 gradi.

Fortunatamente nella Marsica possiamo vantare molti colleghi psicologi che si prodigano con grande impegno e professionalità, inoltre da circa 4 anni esistono diversi gruppi di autoaiuto che vedono coinvolte decine di famiglie.

Per una volta posso affermare che la comunità del territorio stia mostrando grande sensibilità ed attenzione nei confronti di questa tematica.

 

 

Redazione - Il Faro 24

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