“Il Piano delle Periferie è un grossolano e macroscopico pasticcio servito dal Pd nazionale e arricchito dagli errori del Pd pescarese – ha osservato il Capogruppo Antonelli -. Cominciamo col dire che nessuno crede che a Roma non si fosse capito il senso dell’emendamento con cui l’erogazione dei fondi è stata sospesa per due anni, rinviando al 2020 ogni provvedimento. Se qualcuno non ne avesse realmente compreso la portata, dovremmo essere tutti molto preoccupati, al contrario ritengo che abbiano tutti votato consapevolmente e capito che il blocco dei fondi è solo la prima fase propedeutica al loro definitivo azzeramento. Purtroppo il Piano delle Periferie era stato un pasticcio elettorale del Governo Renzi, trascinato dal Governo Gentiloni per fare qualche favore compiacente ai vari territori, privilegiando, guarda caso, in modo attentamente particolare i Comuni amministrati dal Pd, destinatari delle fette maggiori di risorse, come nel caso di Pescara. Risorse che avrebbero finanziato interventi su cui ci sarebbe molto da ridire e criticare. Pensiamo che, sul settore sociale, tra le opere previste nelle periferie, non era previsto alcunchè sul fronte della sicurezza, tema che è invece caldissimo, e si interveniva in quartieri già riqualificati come Zanni, prevedendo l’uso di fondi nazionali per realizzare piste ciclabili, come se gli spazi per le due ruote fossero una priorità per le nostre periferie a fronte di situazioni incandescenti come quelle di Rancitelli o via Caduti per Servizio. Ritengo sia evidente il carattere clientelare di buona parte delle opere previste candidate dal Pd locale, capace di fare solo disastri, a Pescara come a Roma. Il Pd pescarese al governo della città, dunque, non è vittima, ma carnefice e oggi può solo fare un doveroso mea culpa. Alla luce delle decisioni nazionali, anziché imbarcarsi in inutili e strumentali proteste politiche, chiedo al sindaco Alessandrini di rimettersi a lavoro, approfittando del presunto momentaneo congelamento dei fondi, e di rivedere gli investimenti e i progetti candidati scegliendo quelli veramente necessari e importanti per il territorio. In tal senso – ha proseguito il Capogruppo Antonelli – gli chiediamo un ulteriore atto di coraggio amministrativo: oggi sul suo bilancio ci sono 12milioni di fondi Masterplan destinati alla riqualificazione delle aree di risulta che lo stesso sindaco sa bene non potrà mai spendere parlando di un progetto irrealizzabile. E allora prenda quella somma e utilizzi quei 12 milioni di euro per finanziare gli interventi che sono urgenti e indifferibili nelle nostre periferie, come il completamento della strada pendolo o la riqualificazione di Borgo Marino sud”.