TAGLIACOZZO E IL ROGO DEL MISTERO

TAGLIACOZZO. Richieste di chiarimenti, precisazioni, retromarce, accuse velate  e la pesante presa di posizione del Procuratore Andrea Padalino. L’incendio delle auto del sindaco Di Marco Testa non sembra spegnersi, al contrario, un pericoloso vento di sospetti soffia sulla sua brace. Tre automobili in fiamme in piena notte, tutte e tre della famiglia del primo cittadino. La mente di tutti corre all’attentato, un avvertimento, una risposta ad uno sgarro. Il bersaglio, il sindaco che viene ricoprerto da un giustissimo abbraccio popolare, tanta  solidarietà e vicinanza: messaggi, manifestazioni pubbliche, addirittura un’interrogazione parlamentare a firma di Gianni Melilla (Sel). Poi il contrordine della procura che ribalta il tavolo : “Non è un attentato, ingiustificato allarme sociale, non ci sono elementi che possano far pensare al dolo.” Un’entrata a gamba tesa che da un lato pone interrogativi seri, dall’altro prova a costruire, intorno alla vicenda, un recinto fatto di logica e pacata riflessione.  L’ipotesi dell’attentato si sgonfia e qualcuno, come il consigliere d’opposizione Alfonso Gargano,invoca l’intervento del prefetto Alecci.  Forse si era andati tutti troppo avanti, Tagliacozzo non è Locri. Per fortuna nostra e dei tagliacozzani tutti.

ARTURO GRANDI

Redazione - Il Faro 24

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