Il Sindaco Vincenzo Giovagnorio ha posto una pregiudiziale sul punto all’ordine del giorno richiesto dalle minoranze e riguardante una discussione che si sarebbe dovuta tenere in consiglio comunale circa la situazione della sanità tagliacozzana e le problematiche dell’ospedale Umberto l.
Il Consiglio Comunale si è pronunciato contro tale proposta e il Sindaco ha motivato il severo atto, citando tra l’altro altri quattro interventi già svoltisi in precedenti Consigli, e richiamando i Consiglieri di opposizione ad una più seria ed equilibrata azione politica nei confronti della delicata situazione del presidio ospedaliero.
Precisa il Sindaco: “Non accetteremo alcuna interlocuzione in sede istituzionale e anzi respingeremo con decisione tutte le iniziative ispirate dalla dannosa e sterile azione di contrasto politico e giudiziario portata avanti negli ultimi anni, senza alcun risultato positivo, dal cosiddetto Comitato pro Ospedale e da quanti ne sposano le deliranti rivendicazioni. Bisogna definitivamente prendere atto – ma ciò è ormai davanti agli occhi di molti – che l’unico componente di questo sedicente comitato è la Sig.ra Rita Tabacco che da anni attacca ossessivamente e prescindendo dal colore politico i governi regionali che si sono succeduti nelle ultime tre legislature, ridicolizzando e vanificando ogni possibilità di riportare su un tavolo di ragionevolezza e di concretezza la questione sanitaria che è nel cuore di tutti.
Purtroppo il paziente e costante lavoro portato avanti dalla nostra Amministrazione è spesso intralciato dal pessimo giudizio che hanno gli organismi sovracomunali e sanitari con i quali è invece necessario interloquire civilmente per difendere ciò che ci è possibile avere, nel pieno rispetto delle leggi nazionali e regionali in materia di sanità. È pura fantascienza poter ancora sperare di riattivare servizi medici e chirurgici così come propagandato dalla Sig.ra Tabacco. Faremo tutto quanto è possibile per difendere il Punto di Primo Intervento e il nostro Presidio ospedaliero così come è stato riorganizzato dal necessario piano di riordino della sanità regionale. Non dobbiamo dimenticare infatti che l’Abruzzo esce da poco da un lungo commissariamento resosi necessario nell’ultimo decennio a causa di una pessima gestione finanziaria che ha prodotto la situazione attuale.
È giunto il momento di cambiare metodo anche per la risoluzione delle problematiche del nostro presidio ospedaliero e non può essere un comitato formato da una sola persona a dettare l’agenda dell’attività amministrativa”.