“Siamo convinti che la comunità di Villa San Sebastiano sia una e una soltanto e che essa non possa essere divisa. Siamo convinti che coloro i quali hanno perso la casa a causa dell’alluvione del 1955 e i loro figli siano a tutti gli effetti membri dell’unica comunità chiamata Villa S. Sebastiano. Siamo convinti che compito delle Istituzioni sia quello di unire e non di dividere. Siamo convinti che le scelte che incidono sul profilo identitario delle comunità vadano discusse e condivise con le comunità stesse.”
In questo modo il capogruppo di Tagliacozzo Unita, Vincenzo Montelisciani, giudica la decisione, proposta dal Sindaco, di aggiungere “Nuovo Borgo Villa San Sebastiano” all’elenco delle frazioni del comune di Tagliacozzo (art. 14 dello Statuto Comunale). Di fatto, è stata spacchettata in due la frazione di Villa San Sebastiano.
“Il Sindaco e la maggioranza hanno sbagliato a volere questa assurda riforma e a inserirla nel pacchetto delle modifiche allo Statuto che si è votato nel Consiglio comunale del 31 luglio scorso. In Consiglio comunale non abbiamo potuto non votare il pacchetto di riforme, poiché anche le nostre proposte su acqua pubblica, associazionismo, democrazia diretta e lavoro, erano state poste nella stessa votazione. Ad ogni modo, abbiamo sbagliato a credere che questa modifica fosse stata in qualche modo condivisa con la comunità villese. Cosa che il Sindaco, invece, non ha fatto. Tanto è che quando la comunità di Villa ha conosciuto il provvedimento, si è comprensibilmente, e a ragione, ribellata a questo spacchettamento. Dunque, un provvedimento sbagliato sia nel metodo che nel merito che può e deve essere sanato.
Questa mattina abbiamo depositato in Comune una proposta di modifica all’articolo 14 dello statuto comunale che si discuterà obbligatoriamente nel prossimo Consiglio Comunale, non appena verrà convocato. In questa proposta chiediamo che venga ripristinata un’unica frazione denominata Villa San Sebastiano, che, seppure composta da due località distinte dalla toponomastica, costituiscono un’unica realtà sociale e comunitaria. Se il Sindaco e la maggioranza hanno la volontà di farlo, con cinque minuti si può rimediare a questa scelta sbagliata.”