Taglio alberi a Pescara. Sgarbi ad Alessandrini: "Si guardi dagli uomini, non dagli alberi"

Dopo Erri De Luca ed Alessandro Gassman, anche Vittorio Sgarbi si esprime sulla scelta della giunta comunale pescarese di abbattere gli alberi definiti pericolosi. Il critico d’arte, tramite il suo profilo facebook, lancia un messaggio al primo cittadino pescarese Marco Alessandrini:

<<A Pescara l’ennesima “strage” di alberi.
Al sindaco dico: si guardi dagli uomini, non dagli alberi.

Difficile condividere, pur riconoscendone la buona volontà, la decisione del sindaco di Pescara Alessandrini: «gli alberi sono un “pericolo”, per questo li abbatto».

Sembra vero il contrario. Gli uomini sono un pericolo.
Come accade a Pescara, e come è già accaduto a La Spezia, non si è mai visto un albero abbattere un uomo. Si sono sempre visti uomini abbattere alberi.
L’uomo, come la donna, è mobile, E può schivarli. Mentre gli alberi cadono, con qualche esitazione, non d’improvviso. Un albero prima muore e poi sarà tagliato dall’uomo.

Non ho nessuna fiducia nelle «relazioni scientifiche che dichiarano gli alberi «malati». Sono più facilmente malate le menti di quelli che fanno «relazioni scientifiche».
Ricordo che molti critici dichiararono autentiche le pietre di Modigliani trovate nel fosso di Livorno perché le «relazioni scientifiche» dichiararono che erano in acqua da 80 anni. Forse, in quanto sassi.
Di scientifico c’è l’inattendibilità delle «relazioni scientifiche».
Suggerirei al sindaco Alessandrini, di astenersi, Gi alberi non uccidono, gli uomini sì. Verifichi nel corso degli ultimi 50 anni quanti sono gli uomini uccisi da alberi e quanti gli uomini e gli alberi uccisi dagli uomini.
Suggerisco: guardarsi dagli uomini, non dagli alberi>>.

Il clima a Pescara non è affatto dei migliori. La lotta tra associazioni ambientaliste – difensori degli alberi e amministrazione comunale continua. Alessandrini rifiuta incontri. “Questo è il livello di questa amministrazione – si legge in una – che a fine agosto non ha neanche concesso qualche giorno alle associazioni per leggere le carte, probabilmente conscia dei limiti evidenti della documentazione a supporto dell’operazione».

Redazione ilfaro24.it

 

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