Alla fine dello scorso giugno, un vento di cambiamento ha attraversato il panorama dei concorsi pubblici con l’entrata in vigore di nuove disposizioni che riguardano lo scorrimento delle graduatorie.
La riforma, dettata dal Decreto PA 2023, ha apportato significative modifiche, focalizzandosi in particolare sulla definizione di “idoneità” e introducendo nuovi criteri di scorrimento. Non è raro, infatti, quando si accede a un test per enti pubblici, che al momento del risultato si scopra di essere idonei, ma non assunti.
Questo significa che l’esame è stato superato con successo, raggiungendo almeno il punteggio minimo, o anche di più, ma essendo i posti a disposizione limitati non si è rientrati tra le persone scelte per il lavoro. L’ente in quel caso provvederà a scorrere la graduatoria in caso di rinunce o nuovi posti liberi.
La recente regolamentazione stabilisce che l’idoneità sarà attribuita esclusivamente ai candidati posizionatisi entro il 20% dei posti disponibili.
Questo requisito è espresso nell’articolo 1-bis, comma 1, lettera a), punto 2. del Decreto PA 2023, assieme a una clausola che prevede il blocco allo scorrimento in caso di rinuncia o dimissioni del dipendente entro 6 mesi dalla sua inclusione.
Tuttavia, queste innovazioni normative hanno generato incertezze, portando le regioni e delle province autonome a richiedere al Ministro per la Pubblica Amministrazione un’analisi dettagliata della situazione.
Al fine di eliminare i dubbi, così è stato delineato chiaramente l’ambito di applicazione e specificando le esclusioni previste:
Le nuove regole si applicano solo a:
Mentre sono esclusi dal tetto del 20% e quindi mantengono la regola di scorrimento classica:
La preparazione per i test di concorso nei settori pubblici richiede una strategia ben definita e una conoscenza approfondita delle nuove regole di scorrimento in graduatoria. Ecco alcuni consigli utili per affrontare con successo questo tipo di esame.
In conclusione, la chiave per superare con successo i test per enti pubblici è una preparazione completa e mirata, tenendo conto delle nuove regole di scorrimento in graduatoria introdotte dal Decreto PA 2023.