“In questo tribunale doveva necessariamente rimanere traccia, anche sui muri, dell’intenso e apprezzatissimo lavoro di Marco Sgattoni. È stata un’iniziativa condivisa in modo molto sentito da tutti, personale, avvocati, giudici onorari come lo era Sgattoni”.
È stato un evento molto commovente quello vissuto questa mattina al primo piano del tribunale di Avezzano da decine di legali, magistrati e dipendenti del presidio di giustizia presieduto dalla dottoressa Zaira Secchi che ha introdotto così l’arrivo della famiglia di Sgattoni.
A svelare la targa affissa davanti all’aula 4 del tribunale è stato il padre del giudice morto prematuramente a 48 anni, lo scorso maggio.
“Abbiamo voluto condividere questa iniziativa con i parenti, gli amici e tutti i colleghi di Sgattoni, che oggi sono tutti qui”, ha concluso la presidente.
“Quando la presidente Zecchi ci ha informato della targa siamo stati orgogliosi di questo riconoscimento a quello che era prima di tutto un avvocato”, ha proseguito il presidente dell’ordine degli avvocati, Franco Colucci, “legale preparato e apprezzato, Sgattoni è rimasto nei cuori di chiunque in questo foro”.
Marco Sgattoni, componente dell’Ordine degli avvocati di Teramo, per un lungo periodo segretario del Cofa, il consiglio degli ordini forensi d’Abruzzo, faceva parte della magistratura onoraria.
Dopo essere stato per molto tempo vice procuratore onorario nelle allora sedi di Atri e Giulianova del tribunale teramano, da oltre un anno era giudice onorario al tribunale di Avezzano.
“Da oggi quest’aula”, ha concluso la presidente Secchi, “non sarà più solo l’aula 4, sarà l’aula Marco Sgattoni”.
“Lo ricordo col suo contegno pacato e di poche parole sempre collaborativo e produttivo.
A prima vista poteva quasi apparire burbero, ma celava un animo nobile.
Una persona che anteponeva la concretezza alle smancerie.
Sempre disponibile alle sostituzioni, anche quando comportavano maggior aggravio, sereno nella decisione come nella conduzione delle udienze, con le parti come con i loro difensori, con il personale come con i colleghi.
Sicuramente un galantuomo d’altri tempi!
Così mi piace ricordarlo”, il messaggio arrivato dal dottor Eugenio Forgillo, già presidente del tribunale di Avezzano, “col medesimo piglio, con poche ma sentite parole provenienti dal cuore: è stato un piacere ed un onore lavorare per tanto tempo fianco a fianco”.
(m.t.)