Pescara, 27 mag. – “Con uno specifico atto approvato in giunta, andiamo a disciplinare e stabilire le modalità per l’avvio e l’esercizio dell’attività di Condhotel in Abruzzo”.
Lo dichiara l’assessore al Turismo, Mauro Febbo, che sottolinea come “con l’introduzione di questa nuova norma i proprietari di strutture ricettive in Abruzzo potranno trasformare una quota delle stanze, non superiore del 40 per cento, in unità immobiliari autonome con destinazione residenziale e dotate di servizio autonomo di cucina. Un’opportunità che favorirà gli investimenti volti alla riqualificazione e sicurezza degli esercizi alberghieri esistenti. Ovviamente la possibilità sarà riservata agli esercizi alberghieri già in attività e si applica, pertanto, sia agli alberghi che alle residenze turistico alberghiere (Rta). Per la trasformazione in Condhotel bisognerà attenersi alle condizioni di esercizio previste dal Dpcm 13/2018, ossia il regolamento per la definizione delle condizioni di esercizio dei condhotel.
Con l’introduzione dei condhotel – specifica Febbo – realizziamo un doppio obiettivo: riqualificare in maniera importante le strutture ricettive ed ampliare e differenziare l’offerta turistica andando incontro alle nuove esigenze dei visitatori. Uno strumento sicuramente moderno per il mercato abruzzese, che stimolerà gli investimenti in uno dei settori portanti della nostra economia. Sempre durante l’ultima giunta regionale – sottolinea l’assessore al Turismo – è stata approvata, su mia proposta, una delibera con la quale andiamo ad istituire la disciplina del Codice Identificativo Regionale (CIR) per le strutture ricettive turistiche. Nello specifico, al fine di migliorare la qualità dell’offerta turistica, assicurare la tutela del turista e contrastare forme irregolari di ospitalità (anche ai fini fiscali), in Abruzzo attiviamo una apposita banca dati delle strutture ricettive, nonché degli immobili destinati alle locazioni brevi. Quindi adesso i titolari delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, B&B e i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e coloro che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile o porzioni di esso con persone che dispongono di unità immobiliari o porzioni di esse da locare, sono tenuti a pubblicare il codice identificativo nelle comunicazioni inerenti all’offerta e alla promozione. Il Codice Identificativo di Riferimento (CIR) è acquisibile direttamente dai gestori delle strutture ricettive, nel momento dell’ottenimento delle credenziali di accesso al Sistema Informativo Turistico della Regione Abruzzo.
Fonte: Regione Abruzzo