Trasacco. Domani, sabato 9 dicembre a partire dalle 17 alla palestra comunale di Trasacco si terrà la quarta edizione del premio “Pietro Taricone”. Coraggio, cuore e cervello sono le parole chiave dell’edizione 2023 con cui ricordare un uomo amato e stimato da tutta la comunità trasaccana che, purtroppo, ci ha lasciato troppo presto. Ma la sua memoria è più viva che mai e dimenticarne il sorriso e la bontà è impossibile. Il premio nasce, infatti, anche con l’obiettivo di tributarne e onorarne il ricordo. Gianluca Dradi, Roberto Zanda e Paolo Fanciulli saranno i premiati di quest’anno.
Dradi, a lungo preside del liceo artistico “Severini” di Ravenna si è distinto per un modello di scuola inclusivo e con all’interno una nursey condivisa negli spazi per consentire a una studentessa diventata mamma di continuare il percorso di studi fino al diploma. Da sottolineare come, sotto la sua direzione, questo istituto è stato il primo in Italia ad aver istituito il congedo mestruale.
Zanda è un maratoneta di lungo corso: ha esplorato quasi ogni angolo del Pianeta fino a quando, nell’inverno del 2018, durante la traversata di 500 chilometri nello Yukon (Canada) si è smarrito ed è rimasto quasi una giornata immerso nella neve a 50 gradi sotto zero. Riportò un assideramento che gli costò l’amputazione di mani e piedi, ma non si diede per vinto: da quel momento si è aperta una nuova pagina della sua vita nella quale ha scritto storie bellissime. Una storia di forza e coraggio dal grande valore umano.
Fanciulli è un pescatore ambientalista, da anni impegnato nella lotta contro la pesca a strascico e illegale. La sua volontà di tutelare la fauna marina e il territorio dove è nato e risiede, da Talamone a Punta Ala in Toscana, ha ispirato numerosi modelli. Non solo, ha partecipato alla conservazione dei fondali marini contribuendo a creare un museo subacqueo chiamato “La Casa dei Pesci”, realizzato con strutture che favoriscono il ripopolamento del mare.
I premi di questa edizione sono stati realizzati dagli studenti e dalle studentesse del liceo artistico “Belisario” di Avezzano, in particolare dalla classe IV D, che hanno lavorato sotto la supervisione degli insegnati Giuseppe Cipollone e Stefania Ferella.