Ultimo treno per la Seconda. Parla Pasquale Carusi, capitano del Plus Ultra Trasacco

La Trasacco calcistica si prepara alla finalina di domenica prossima che decreterà chi, tra Plus Ultra e Roio, si aggiudicherà l’ultimo posto utile per il salto di categoria. Si giocherà a Raiano, fischio d’inizio alle ore 16. Ad affrontarsi, sul bellissimo prato di ultima generazione, saranno due squadre che nei rispettivi gironi non sono riuscite a capitalizzare, fin’ora, quanto di buono fatto in quest’annata. Ma il calcio regala sempre una seconda possibilità e Plus Ultra e Roio metteranno in campo tutte le forze a propria disposizione per raggiungere l’agognato traguardo. Per i trasaccani, a spiegare le emozioni pre-gara a MarsicaSportiva.it, è Pasquale Carusi, capitano e punto di forza del sodalizio del presidente Alvise Di Salvatore.

 

Capitan Carusi, avete fallito il primo match point ma non è ancora finita. Domenica avrete l’ultima chance contro il Roio. Conoscete la vostra avversaria?

Purtroppo abbiamo steccato la finale playoff tra le mura amiche e con il pubblico delle grandi occasioni. Sappiamo di aver provocato dispiacere nei tifosi trasaccani, ma abbiamo ancora l’ultimo match ball. Non conosciamo il girone A, almeno io personalmente,  anche perché ad inizio stagione mai ci saremmo aspettati di arrivare a giocarci la finale playoff. Con questo non voglio dire che abbiamo snobbato il girone aquilano ma semplicemente che abbiamo pensato ai nostri risultati e alle nostre domeniche.

 

Come vi state preparando a questa gara? Prevalgono entusiasmo e concentrazione o c’è ancora amarezza?

L’amarezza è salita al triplice fischio, affievolendosi la sera stessa. Non perché abbiamo preso con leggerezza la sconfitta ma per il gruppo forte e coeso che abbiamo. La sera siamo andati a cena tutti insieme appunto per digerire il prima possibile la sconfitta e proiettarci con la concentrazione a domenica prossima. Queste partite si preparano con serenità e la giusta cattiveria per cercare di portare a casa il risultato. I ragazzi si allenano bene e sono consapevoli che si stanno giocando una stagione!

 

Cosa non è andato, per quanto riguarda il campo, domenica scorsa?

Beh, diciamo che non posso recriminare nulla al mio gruppo. Purtroppo abbiamo preso due gol su calcio piazzato. Ma si sa, il calcio è fatto di episodi. Sulla seconda marcatura, ovvero quella di Fontana, bisogna solo battere le mani. L’ha messa sotto l’incrocio e solo un giocatore come lui può metterla lì. Poi il resto della partita si racconta da solo. Sotto di due gol i miei ragazzi non li ho visti mai mollare, però il Canistro con una buona fase difensiva ha conservato benissimo il risultato. È andata così e guardiamo avanti.

 

Ti aspetti un grande seguito del pubblico trasaccano anche per domenica prossima?

Non nascondo che volevo raggiungere il salto di categoria davanti alla cornice di pubblico di domenica scorsa. I trasaccani se lo meritano e meritano un’altra categoria. Chi era presente al campo se ne sarà reso conto. Abbiamo raggiunto quasi 700 ticket staccati nell’ultima partita e sarà difficile ritrovarli nella finalissima che vale la promozione. Sono convinto che i fedelissimi verranno a sostenerci e anche questa volta intoneranno “I giardini di Marzo”: sentirla cantare mette i brividi e in mezzo al campo ti spinge a dare di più.

 

Cosa ti senti di dire, da capitano, ai tuoi compagni di squadra?

Sono assolutamente contento e soddisfatto di quello che hanno fatto i miei compagni. Sono orgoglioso di loro! Da agosto fino ad oggi sono successe tantissime cose ma sento di ringraziare tutti, indistintamente. Ognuno ha contribuito a questo risultato, cioè la Plus Ultra nei playoff per salire in Seconda categoria. La fascia che porto sul braccio la indosso con spensieratezza, perché sono il capitano di una squadra formata prima da grandi uomini e poi da buoni giocatori. Chiunque in mezzo a questo gruppo potrebbe indossarla e li ringrazio per avermi dato la loro fiducia. Svelo anche un segreto che forse nessuno ha mai notato: in mezzo al campo c’è un’altra persona che la domenica indossa una seconda fascia con me. Abbiniamo il colore in base alla divisa che portiamo. Questa persona è Emidio Esposito. Da quando abbiamo fatto le giovanili insieme, se pur più piccolo di me, è sempre stato il capitano dalla nostra categoria. Fino a quando porterò la fascia al braccio lo ricambierò con questo gesto. È lui il mio capitano!

 

D.D.N.

 

Fonte @MarsicaSportiva.it

Redazione - Il Faro 24

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