Un Ciclone Mediterraneo o “Medicane” potrebbe colpire le coste sud-orientali della Sicilia

Nello scatto satellitare inserito come immagine iniziale dell’articolo di approfondimento di Meteorologia, un esempio di ciclone mediterraneo che colpì la Sicilia e il resto dell’Estremo meridione, nel Settembre del 2005

Meteo. Dalle acque più calde superficiali del bacino del Mediterraneo, di solito aventi una temperatura superiore ai 26 gradi centigradi, vengono rilasciate progressivamente dal mare e dunque più lentamente della terra ferma, aria calda e umidità che sono impresse dalle correnti, la zona di bassa pressione o normalissimo ciclone extratropicale che sta determinando condizioni di instabilità atmosferica anche sul nostro territorio, attraverso repentine piogge e temporali, muterà in un ciclone mediterraneo o “Medicane” o anche un ciclone extratropicale che riesce ad assumere le stesse caratteristiche di una tempesta tropicale o anche Uragano/Hurricane), essa è infatti detta TLC: Tropical Like Cyclones, proprio per tali motivazioni.

Ad esempio, secondo la mappa modellistica sottostante che è stata interpretata, è rappresentato come la sorgente in rotazione antioraria (depressioni meteorologiche nel nostro emisfero Nord), ebbene colorata e dunque foriera di precipitazioni, soprattutto forti. La stessa, forse sotto forma di Uragano mediterraneo (data l’imprevedibilità del fenomeno meteorologico), tra giovedì e venerdì, sfiorerà consequenzialmente le coste settentrionali della Sardegna con forti correnti d’aria, la fascia costiera della Sicilia sud-orientale scaricando piogge e il resto dell’Estremo Sud Italia, dunque inclusa parte della Calabria. Il rilascio d’aria caldo-umida nella convergenza dei venti in quota sul Tirreno ora centro-meridionale e successivamente meridionale che la assorbono come una spugna perché più caldi e in grado di ospitare umidità allo stato gassoso, tramite condensazione e sublimazione da raffreddamento adiabatico (profilo atmosferico negativo con la quota e instabile ascensionalmente), in sembianze liquide e solide, è per l’appunto determinato dall’arrivo di caldo e umidità nelle correnti meridionali o nelle masse d’aria subtropicali medesime. Esso, proprio in questo periodo, ossia d’Autunno e nella prima parte dell’Inverno o all’inizio dell’Autunno, avviene maggiormente per i motivi di sopra citati. Orbene, nella giornata di giovedì e nella giornata di venerdì, sia sulla Sicilia e su taluno Estremo Sud, potrebbero esserci correnti molto tese alternate a raffiche di vento, nuvolosità (nembostrati) soprattutto temporalesca o cumulonembi, con associati piogge che potrebbero assumere carattere di nubifragio e/o alluvionale, non soltanto per cause marittime, in alcune zone un po’ più interne, l’intensità può in differenti modi cambiare anche a seconda dell’orografia territoriale, ovvero mediante l’aspetto fisico di un territorio, come ad esempio le montagne, dunque di un’area geografica suddetta, il quale può variare o modificare, intensificando o attenuando, i fenomeni atmosferici che si formano nel primo strato dell’atmosfera, ossia quello a contatto con il suolo: la Troposfera.

Redazione - Il Faro 24

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