Dopo molte segnalazioni riguardanti la criticità della tratta Pescara – Roma e viceversa, non solo non si sono ottenuti risultati apprezzabili, ma per i viaggiatori i problemi sono aumentati.
Se volevano aumentare l’isolamento della Marsica ci sono riusciti, BRAVI.
Per andare a Pescara da Avezzano, con il nuovo orario, occorre partire la mattina alle ore 07:13. Il treno successivo è previsto per le ore 13:55 (con cambio a Sulmona), impiegando quasi 3 ore 19 minuti, orario previsto di arrivo 17:14.
E’ evidente che, se uno dovesse prendere questo treno, non può più ritornare ad Avezzano da Pescara perché l’ultimo treno è alle ore 17:15 (nei giorni feriali) e alle ore 16:27 (nei giorni festivi).
Il problema riguarda solo Avezzano e la Marsica e non Sulmona; per esempio, infatti, i treni che partono da Pescara dopo le ore 17:15 (ben quattro) si fermano tutti a Sulmona.
Forse c’è qualche potente a Sulmona che detta legge?
Da Pescara direttamente per Roma, infine, l’ultimo treno parte alle ore 09:23 lasciando il resto della giornata scoperto, a meno dei soliti cambi.
Stante così la situazione, o si mette mano ad un piano Marshall per la Marsica o converrà pensare di appartenere alla provincia sbagliata.
Ognuno di noi ricorda con nostalgia i periodi passati, quando il servizio era abbastanza adeguato. Ora, seguendo solo le ragioni della contabilità e del profitto, con queste strane parole di cost reduction e spending review, ci siamo ridotti a questo punto.
E non si dica che gli utenti sono scarsi; i cittadini si sono rassegnati e sanno che i treni sono stati ridotti al lumicino. Le conseguenze di questo modo di operare non fanno intravvedere nulla di positivo per l’economia, per il turismo, per la scuola, per l’Università, per le relazioni sociali ed in genere per il benessere della popolazione Marsicana.
Altri tagli hanno riguardato la linea Avezzano-Sora.
Da Roma, poi, il primo treno per Pescara parte alle ore 14:30, lasciando tutta la mattinata scoperta. E` chiaro che le auto blu non sono state completamente abolite, perché, se si usasse il treno in queste condizioni, ci si accorgerebbe dei problemi dei pendolari.
Il Segretario del PD di Avezzano Giovanni Ceglie