Un polacco in Italia: ecco cosa mi ha sorpreso di voi!

Un simpaticissimo articolo scritto da Marcin Karwowski, studente polacco di 19 anni, ospite presso le strutture dell’Amfi International di Celano. Dopo aver pubblicato un suo lavoro inerente il rapporto tra videogiochi e cinema, Marcin ha messo in risalto le differenze principali tra il suo Paese, la Polonia, e l’Italia, esaltando alcune nostre particolarità con sprezzante ironia.

“Sulla Terra ci sono 193 paesi, tantissime culture e oltre 7.3 bilioni di persone. Ognuno è stato cresciuto secondo le proprie tradizioni.  La nostra cultura ci rende ciò che siamo e ci rende diversi gli uni dagli altri , ed è proprio questo che fa ogni popolo interessante. Oggi andrò a elencare alcune differenze tra la cultura polacca e quella italiana.

Per prima cosa vediamo, in termini di numeri, ciò che rappresentano queste due nazioni.

L’Italia copre un’area di circa 301 230 km² ed il numero dei suoi abitanti è di 60.8 milioni, la penisola nasce dalle ceneri del maestoso impero romano nel 753 a.C. Le montagne e le colline la ricoprono per circa il 77% della sua superficie. La Polonia, invece, si trova al 70esimo posto nel ranking per estensione geografica con i suoi 312 679 km² e con i suoi 38.5 milioni di abitanti.  Le origini della sua storia risalgono al 966 A.C. La maggior parte dell’area è invece occupata da pianure.

Ora veniamo al punto. Non intendo scrivere sulla storia dei due paesi, perché sarebbe noioso. Invece ho intenzione di raccontarvi quali sono le curiosità e le semplici differenze che notano i polacchi venendo in Italia. Probabilmente dirò qualcosa che gli italiani già conoscono, di cui però non ne hanno consapevolezza.

Siete degli automobilisti senza freni!

E’ stata assolutamente la prima cosa che ho notato durante il mio viaggio di ritorno da Fiumicino a Celano, durato circa 2 ore, dove innumerevoli volte abbiamo rischiato di fare un incidente. Gli italiani non rispettano il codice stradale, non usano gli indicatori di direzione e spesso guidano proprio in mezzo alla strada. La cosa bella è che, pur viaggiando in questo modo, non succede mai nulla di brutto. Una volta ho visto un automobilista che non ha messo la freccia nel superare un’automobile della polizia e la polizia stessa non ha fatto nulla. In Polonia una cosa del genere è inconcepibile, se non rispetti la legge prendi una multa o rischi di causare un incidente.

Poi, una cosa curiosa, il clacson è usato in Italia per salutarvi quando siete in auto, e fa un po’  come “Beep beep ciao!”. Simpatico!

 

Montagne, montagne ovunque!

Per chi passa la propria vita fuori casa e vede palazzi ovunque, una vacanza in Italia è magnifica. Anche in Polonia, come è normale che sia, ci sono montagne ma solo nel sud ne abbiamo così tante. Molto probabilmente voi non vi accorgete neanche che ci sono, tanto ci siete abituati. Per me è una sensazione bellissima già quando mi alzo dal letto al mattino, aprendo la finestra e scorgendole così maestose.

Una delle cose che mi mancherà quando tornerò in patria.

Avete molte, moltissime scale.

L’urbanistica di Celano è molto legata alle sue montagne, strade strette, come lo sono anche i marciapiedi e le innumerevoli rampe di scale. Nella mia città non ci saranno di certo le autostrade di Los Angeles ma almeno strade più larghe. Comunque l’architettura delle case mi piace, in Polonia abbiamo grandi blocchi di case, grigi e tristi se comparate alle case che vedo qui a Celano. E in più avete molto più verde.

Vi aggiudicate questo round!

 

Aperti e cordiali!

Che posso dire….gli Italiani sono un popolo molto simpatico. Sorridete sempre e sembrate sempre contenti. Cercate di essere d’aiuto e siete amichevoli nei confronti degli stranieri. In Polonia siamo molto più riservati, non ci abbracciamo e baciamo gli uni con gli altri, una stretta di mano è sufficiente. Non ci piacciono molto gli stranieri e li trattiamo come potenziali nemici. Se sei uno straniero in Polonia, stai pur sicuro che nessuno ti darà una mano se non lo richiedi esplicitamente. Il viaggio a Tivoli mi ha convinto di quest’affermazione. Il mio gruppo ed io non riuscivamo a trovare la strada per arrivare a Villa D’Este e un anziano signore, sentendoci che non  parlavamo italiano, ci ha subito rivolto la parola per aiutarci. La cosa che mi ha stupito è che parlasse veramente bene l’inglese, e non solo ci ha detto come raggiungere il posto ma ci ha guidato fin là. Una situazione perlopiù miracolosa in Polonia.

Vi fidate gli uni degli altri.

Un’altra cosa che mi ha sorpreso molto è che vedo spesso gli italiani che lasciano la loro auto aperta ( anche con il motore acceso) o lasciano le chiavi nella fessura della porta di casa. In Polonia una cosa del genere non è possibile, poiché se lasci le chiavi nel quadro o nella porta sicuramente se ne accorgeranno prima i ladri che tu. Per questo l’Italia sembra essere un posto più sicuro del mio paese.

 

Orari di lavoro diversi.

Ho dovuto imparare a convivere con la “siesta” perché non abbiamo i turni spezzati in Polonia. All’inizio è stato molto snervante ma riflettendoci su, ho capito che questi orari di lavoro potrebbero essere un motivo di buon umore e soddisfazioni. Nel mio paese le persone lavorano dalle 8 del mattino alle 16 e sembrano sempre stanche e arrabbiate. Abituarsi a questi orari di lavoro potrebbe essere difficoltoso per uno straniero inizialmente ma sicuramente potrebbe essere anche molto redditizio.

 

E invece voi come vi vedete? Siete d’accordo con me su queste differenze? siete mai stati in Polonia?

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Redazione - Il Faro 24

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