“È bastata meno di una settimana dalla riapertura dell’areaindustriale della Val di Sangro perché si palesasse la prima, enorme,falla nel sistema di sicurezza per la salute dei lavoratori a cuiavrebbe dovuto lavorare la Giunta Lega-FDI-FI. La notizia che, pochigiorni fa, un lavoratore si sia presentato in azienda con la febbre a 38e, dopo avergli impedito di iniziare il turno, gli sia stato consentitodi tornare a casa a bordo di un pullman come nulla fosse, col rischio diessere un vettore del Coronavirus, dimostra come il protocollo disicurezza studiato da Regione Abruzzo – sperando che ce ne sia uno –sia completamente da rivedere. Siamo costretti a lasciare col fiatosospeso centinaia di persone in attesa del risultato del tampone che,grazie alla totale disorganizzazione del centro destra abruzzese, hatempi medi di attesa di circa 15 giorni. E se dovesse risultarepositivo, il potenziale danno sarebbe incalcolabile, visto l’enormenumero di persone che lì lavorano. Per questo, depositeròun’interpellanza urgente per conoscere dal Presidente Marsilio in ogniminimo dettaglio come siano andati i fatti e per capire qualeorganizzazione abbia stilato il centro destro a tutela deilavoratori”.
Lo annuncia il CAPOGRUPPO M5S IN REGIONE ABRUZZO SARA MARCOZZI, cheprosegue: “La prima reazione arrivata dalla Giunta per vocedell’Assessore Febbo, che si è limitato ad accusare il lavoratore, èperfettamente in linea col modus operandi di Marsilio, della Lega, diFratelli d’Italia e di Forza Italia: scaricare responsabilità e colpesu altri, sia esso una singola persona o direttamente il Governonazionale. La verità è che lo scaricabarile fatto anche in questacircostanza da parte di chi ha il dovere di amministrare la nostraRegione e garantire la salute di chi ci lavora, lascia trasparire tuttal’inadeguatezza nella gestione delle emergenze”.
“La necessità di riaprire e di ripartire a tutti i costi, pur dianticipare il Governo nazionale, rischia di fare male alla salute degliabruzzesi se non è accompagnata da una pianificazione seria. Già ilcaos delle ordinanze emanate da Marsilio per il weekend del PrimoMaggio, con le passeggiate di Pescara che si sono riempite di migliaiadi persone non a distanza di almeno un metro l’una dell’altra, hannocreato un precedente molto grave. Adesso si aggiunge questo caso checolpisce anche il mondo del lavoro. La speranza è che il tampone allavoratore risultati negativo, ma è inaccettabile che un Governoregionale debba affidarsi alla fortuna quando di mezzo c’è la salutedei cittadini. Pretendo di avere risposte chiare, e chi ha sbagliato sene dovrà assumere le proprie responsabilità davanti agli abruzzesi”,conclude.