Lo scorso settembre, gli operatori della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Vasto, a seguito di una richiesta di intervento, si recavano sul lungomare Cordella nella zona di ubicazione delle giostre, dove era stato segnalato un incendio.
Una volta sul posto, dove i Vigili del Fuoco erano intenti a spegnere le fiamme, constatavano che il fuoco aveva interamente distrutto una giostra per bambini che si trovava nell’arenile e danneggiato un mezzo pesante ed altre attrazioni adiacenti, tutto di proprietà di una famiglia di giostrai, per un danno di oltre 150.000,00 euro.
Dalle immediate informazioni reperite da alcuni testimoni si apprendeva che, poco prima, due uomini avevano lanciato alcuni involucri in fiamme all’interno della giostra e si erano dileguati nel buio della spiaggia.
Nelle vicinanze era poi stata rinvenuta una felpa di proprietà di uno dei giostrai, un borsone di tela azzurro contenente carta assorbente, stracci per pavimenti, taniche di candeggina che emanavano un forte odore di benzina.
Pertanto, le persone offese sporgevano formale denuncia – querela contro ignoti.
Dalle indagini esperite è emerso che la famiglia dei giostrai era in attrito con uno dei fratelli, a causa della compravendita proprio della giostra bruciata; questa era gestita da lui negli ultimi tempi, ma poi ceduta ad un altro fratello.
A questo punto, gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Vasto effettuavano un sopralluogo nei pressi di un camping del litorale ove alloggiava l’ultimo gestore della giostra bruciata; in una pattumiera presente all’esterno dell’alloggio in suo uso, rinvenivano uno scontrino fiscale attestante un acquisto effettuato in un negozio di San Salvo ove è possibile trovare prodotti per la casa.
Così veniva sentita la proprietaria di tale attività commerciale la quale, oltre a riconoscere l’indagato, confermava che il pomeriggio dell’incendio l’uomo aveva acquistato proprio quelle taniche di candeggina rinvenute sulla scena del crimine.
Si acquisivano così le immagini del circuito di videosorveglianza del camping, ove emergeva chiaramente la visione di un uomo con andatura claudicante che percorreva la pista ciclabile e si dirigeva verso Vasto Marina; questi indossava la stessa felpa ed imbracciava lo stesso borsone rinvenuti nei pressi della giostra bruciata.
L’immagine veniva successivamente mostrata alle vittime dell’incendio che riconoscevano nella figura il loro fratello.
Alla luce dei fatti descritti, l’uomo veniva identificato per F.V. di anni 42, nato in provincia di Teramo e residente a Vasto.
E’ stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di danneggiamento a seguito di incendio.