“Chiediamo con forza il rispetto dei 420 lavoratori della Honeywell, che dal 1992 hanno sempre dimostrato spirito di sacrificio e grande professionalità”. E’ quanto chiede l’UDC abruzzese di fronte alla nuova seria minaccia di perdita di lavoro nella nostra regione. “Sono anni che la proprietà non investe più nel sito di Val di Sangro che, numeri alla mano, era il fiore all’occhiello del gruppo – afferma il Segretario Regionale e sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio -. Non si può non tener conto che, per importanza, la fabbrica che produce turbocompressori per molti marchi, viene subito dopo Sevel e Honda. La crisi ha fatto scomparire le aziende dell’indotto, i dipendenti della Honeywell dal 2008 ad oggi sono passati da 600 a 420 e hanno già fatto ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali: ora sono ora in ‘solidarietà’. “Nonostante tutto ciò, hanno comunque dimostrato con i fatti d’essere altamente specializzati e hanno sempre risposto alle richieste produttive. Facciamo perciò appello a Governo e Regione perché si adoperino per evitare la chiusura del sito. Chiediamo perciò la urgente convocazione di un incontro con il ministero dello Sviluppo Economico affinché la proprietà della Honeywell risponda con chiarezza sulle sue reali intenzioni e non si trinceri dietro il silenzio” – conclude Enrico Di Giuseppantonio.