Villa Santa Maria celebra San Francesco Caracciolo

Ieri l’accensione della lampada votiva. La Rassegna dei Cuochi slitta al prossimo anno

Villa Santa Maria (Ch), 14 ottobre  2020 – La 42esima edizione della Rassegna dei Cuochi slitterà all’anno prossimo. Le restrizioni relative all’emergenza non hanno permesso l’organizzazione della festa ma a Villa Santa Maria non è mancato l’omaggio a San Francesco Caracciolo, patrono di tutti i cuochi d’Italia. Il momento religioso si è tenuto ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale con l’offerta e la benedizione dell’olio votivo e l’accensione della lampada. Alla cerimonia hanno partecipato Monsignor Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento che, dopo il rito solenne dell’accensione della lampada votiva, ha presieduto la messa, le autorità locali, i rappresentanti dell’associazione Cuochi Valle del Sangro e della provincia di Chieti e  i devoti al Santo. Il tutto nel pieno rispetto delle normative anti Covid.

Antica è la devozione del paese al Santo che si traduce ogni anno nella frequentata rassegna e si è arricchita con l’inaugurazione, avvenuta un anno fa, del museo dei Cuochi allestito proprio nei luoghi che hanno visto nascere San Francesco e trascorrervi i primi vent’anni della sua vita. Le stanze di Palazzo Caracciolo, in pieno centro storico, raccolgono le testimonianze dei grandi cuochi di Villa, quelli che hanno fatto la storia della cucina nazionale e internazionale, con documenti fotografici, attestati e attrezzi da lavoro.

«Quest’anno l’antico borgo della patria indiscussa dei cuochi, non ha ospitato i gusti, i sapori e colori della rassegna dedicata alla cultura gastronomica e alle sue eccellenze – scrivono in una nota l’amministrazione comunale e l’associazione dei Cuochi Valle del Sangro – A  causa del particolare momento storico che tutti stiamo vivendo e delle restrizioni conseguenti all’emergenza, non è stato possibile organizzare con serenità la nostra festa. La 42esima edizione della Rassegna dei Cuochi si terrà l’anno prossimo. Quando brinderemo di nuovo alla nostra arte culinaria. Con la giovialità che da sempre ci contraddistingue».

Redazione - Il Faro 24

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