25 novembre. Cerchio al fianco delle donne

Mi spegneva le sigarette sulla lingua: «Mastica e ingoia». Mi colpiva nei punti giusti con i guanti da palestra che rompevano le ossa senza lasciare il segno”.

L’agghiacciante testimonianza di una donna, salvata dopo dieci anni di aberranti violenze perpetrate ai suo danni dal marito aguzzino, campeggia sulle pagine dell’articolo della collega Barbara Racchetti, su Donna Moderna, dedicato alla Giornata Internazionale dell’eliminazione della violenza sulle donne. L’ho usata per introdurre il convegno di questa mattina a Cerchio (AQ), una tavola rotonda voluta dalle consigliere comunali Luana Cipriani e Cinzia Ciofani, donne e mamme che supportano altre donne, che ha visto l’attiva partecipazione di numerosi amministratori e amministratrici locali, oltre alla presenza degli alunni della 5a classe dell’Istituto comprensivo Fontamara che, a modo loro, hanno voluto esprimere il dissenso nei confronti di una delle più devastanti violazioni dei diritti umani, quello della violenza sulle donne.

Mi sono occupata spesso di tematiche sociali e proprio di violenza su donne e anche su uomini, ma davanti ai dati recenti che vedono un aumento del 176% delle chiamate al numero 1522, sono rimasta basita. Complici le restrizioni in casa per via della pandemia e la forzata convivenza, il numero delle denunce è salito vertiginosamente e in modo preoccupante. E se davvero, come si dice, che ogni principe è figlio di una regina, è ora che non soltanto il 25 novembre, bensì 365 giorni all’anno, gli amministratori, con insegnanti e famiglie si attivino affinché l’educazione al rispetto dei sessi diventi prioritaria rispetto al resto.

Lodevole il lavoro svolto dall’Istituto comprensivo Fontamara, presieduto dalla dott.ssa Maria Gigli, che ha sottolineato il ruolo centrale degli insegnanti nella crescita sana degli uomini del futuro, e quanto la scuola sia ormai attiva per identificare e tempestivamente intervenire laddove ci siano situazioni di disagio e stress per i ragazzi che possano compromettere lo sviluppo psichico.

Interessante e amaro l’intervento dell’avvocato Alessia Giannantonio, in rappresentanza della Croce Rossa di Avezzano, che ha messo in evidenza i dati raccolti dalle chiamate di emergenza con l’approfondimento al Codice Rosso operante presso il presidio ospedaliero, nonché delineato come identificare le prime avvisaglie della violenza, anche psicologica, quei campanelli d’allarme che ciascuna donna dovrebbe imparare a riconoscere prima che sia troppo tardi.

Per il gruppo di amministratrici della Marsica, #Donneinrete, è intervenuta la consigliera alle Pari Opportunità del Comune di Aielli, Valeria Mancini, che ha illustrato l’immane lavoro svolto dall’organizzazione a supporto delle donne vittime di violenza, e una serie di eventi pianificati su tutto il territorio tra cui il sostegno alla Casa delle Donne nella Marsica, l’unica casa rifugio gestita dalla cooperativa sociale Befree.

Sono inoltre intervenuti il Sindaco di Cerchio, dott. Gianfranco Tedeschi; il Sindaco di Tagliacozzo, dott. Vincenzo Giovagnorio; il consigliere del Comune di Avezzano, Antonio Del Boccio; la vicesindaco di San Benedetto dei Marsi, Maria Di Genova; la vicesindaco del Comune di Gioia dei Marsi, Emiliana Longo; la consigliera del Comune di Pescina Roberta Cococcia; il consigliere con delega allo Sport del Comune di Cerchio, Angelo Di Felice; l’assessore del Comune di Collarmele, Sara D’Agostino; il presidente del Consiglio comunale, Cesidio D’Amore; il parroco Don Gaetano.

Un confronto costruttivo tra più generazioni con testimonianze, racconti sull’amore come NON dovrebbe essere, terminato con un toccante recital dei ragazzi della 5a classe in cui viene enfatizzata la parità tra generi. Un invito agli amministratori ad attivarsi per parlare di violenza ogni giorno, affinché l’educazione al rispetto dei sessi vinca finalmente su una delle più aberranti piaghe sociali che colpiscono le nostre comunità.

Redazione - Il Faro 24