L’8 novembre del 1926 la polizia fascista, in violazione dell’immunità parlamentare, arrestò Antonio Gramsci. Tra i fondatori del Partito Comunista, di cui fu segretario tra il ’24 e il ’27, Gramsci fu ingiustamente accusato di tramare la sovversione degli ordini dello stato italiano e venne ristretto nel carcere di Turi, dove si ammalò per poi perire in una clinica nel 1934.
