Prosegue l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio e di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti da parte della Guardia di Finanza di Pescara.
Negli ultimi mesi le pattuglie del Gruppo della Guardia di Finanza di Pescara sono state impegnate senza sosta nei controlli su strada finalizzati a far rispettare i D.P.C.M. emanati d’urgenza dal Governo per far fronte all’emergenza epidemiologica, senza perdere di vista il controllo del territorio in senso stretto, anche verso il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella mattinata di ieri, una pattuglia composta da tre militari in forza alla Sezione Operativa Pronto Impiego – meglio conosciuti come baschi verdi – e due militari in forza alla Squadra Cinofili hanno sottoposto a controllo su Via Nazionale Adriatica una Chevrolet Matiz con alla guida un soggetto italiano di 29 anni.
Nel corso del controllo effettuato sugli effetti personali e sulla persona ha consentito di rinvenire sotto al sedile del conducente uno spinello confezionato.
L’atteggiamento palesemente agitato del ragazzo pescarese non è sfuggito all’occhio attento delle Fiamme Gialle che hanno esteso il controllo all’abitazione del soggetto sita a Montesilvano.
Nella perquisizione domiciliare i finanzieri hanno trovato nel soggiorno una busta contente marijuana e – all’interno di un mobile – sostanza stupefacente del tipo hashish nonché un telo, normalmente utilizzato come serra per la coltivazione della marijuana.
Ulteriore hashish è stato rinvenuto in una delle camere da letto mentre nell’altra era detenuta una borsa contenente grosse buste di marijuana nonché una bilancia di precisione, una lampada e un filtro ai carboni attivi per l’aereazione.
La brillante operazione ha portato al sequestro di iniziativa 1,2 chili di marijuana e 21 grammi circa di hashish nonché all’arresto del ragazzo pescarese in considerazione dei già numerosi precedenti specifici di cui era gravato.
Avvisato il P.M. di turno competente, per il ventinovenne italiano è stata disposta la detenzione domiciliare per la condotta prevista e punita dall’art. 73 del D.P.R. 309/90 il quale punisce l’ipotesi di spaccio.