Nell’ambito di specifica attività di indagine esperita dagli Agenti della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile della Questura di Chieti finalizzata alla repressione dei reati commessi in danno di persone anziane, è stato tratto in arresto un uomo di origine campana, di 25 anni, in esecuzione dell’ordinanza che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Chieti Dr. DI BERARDINO su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Giuseppe FALASCA per il reato di truffa aggravata.
L’arrestato è ritenuto essere il responsabile di un grave episodio di truffa posto in essere nei confronti di persone anziane, portate a compimento con lo stesso modus operandi e, in particolare di quello commesso a Chieti in data 08.02.2021 ai danni di una ottantacinquenne residente in zona Scalo. Secondo le indagini svolte, la donna era stata contattata telefonicamente da un uomo che si era spacciato per suo nipote e che le aveva chiesto di consegnare la somma di 4.000 euro ad un suo collega che da lì a breve si sarebbe portato presso la sua abitazione per ritirala in quanto aveva una spesa urgente da sostenere. La donna riferiva di avere in casa solo 2.400 euro. Carpitole il consenso, subito dopo era giunto presso la sua abitazione una persona che aveva ritirato la somma di denaro pattuita avanzandole altresì la richiesta della consegna di oggetti in oro, eventualmente posseduti, allo scopo di integrare la somma di denaro e raggiungere i 4.000 euro indicati dall’uomo presentatosi quale nipote. L’anziana aveva acconsentito consegnando alcuni gioielli, tra cui la fede nuziale, ed aveva accettato la consegna di un pacco contenente merce destinata al nipote.
Solo la sera, avuta la presenza del vero nipote, la donna si era avveduta di essere stata truffata scoprendo che nel pacco vi erano semplicemente dei succhi di frutta.
L’attività di indagine esperita dalla Squadra Mobile ha consentito dapprima di raccogliere la descrizione del soggetto che si era recato in casa, indicato quale persona con i capelli lunghi neri, recante un particolare tatuaggio sulla mano, indossante una vistosa tuta di colore rosa, unghie lunghe e colorate, tanto da indurre in errore la stessa vittima indecisa se indicarla quale uomo o donna.
I successivi accertamenti hanno portato all’individuazione del punto vendita presso il quale erano stati acquistati i succhi di frutta recapitati alla parte offesa e dalla visione delle immagini riprese dalla telecamere di videosorveglianza era stata individuata la persona che si era recata a casa dell’anziana. Infatti la stessa, all’atto dell’acquisto di tali prodotti era vestita con gli stessi capi di abbigliamento indicati dalla parte offesa. Dallo sviluppo delle immagini era stata focalizzata l’attenzione per un uomo che, proprio per le caratteristiche fisiche, era ritenuto di grande interesse investigativo in quanto pienamente compatibile con la descrizione offerta dalla persona offesa nonché con il soggetto ripreso dalle telecamere di sicurezza. La successiva comparazione effettuata dal Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Ancona, ha fornito il riscontro tecnico circa la piena corrispondenza.
La Squadra Mobile sta inoltre conducendo indagini in relazione ad altre truffe nelle quali ricorrono sia le modalità di esecuzione del reato nonché la particolare descrizione del suo autore laddove è stato indicato quale persona con sembianze femminili, ingenerando il dubbio nelle stesse parti offese circa la sua vera identità.
Rilevanti anche le modalità con le quali si è proceduto all’arresto del truffatore, il quale, muovendo la mattina dalla provincia di Napoli ove risulta essere residente, ha raggiunto questo centro verosimilmente per porre in essere altri analoghi reati. Al momento dell’arresto egli era in possesso, occultati all’interno dell’autovettura utilizzata per lo spostamento, degli stessi capi di abbigliamento indossati in occasione del reato commesso in data 08.02.2021 che sono stati sottoposti a sequestro.
Al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione in Campania per scontare la misura cautelare e rimanere a disposizione dell’A.G. competente.
Inoltre, il Questore di Chieti ha emesso nei suoi confronti la Misura di Prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Chieti per anni 3 che gli è stata immediatamente notificata.