DENUNCIA A QUERELA DEL COMUNE DI CAPISTRELLO PER ACCUSE INFONDATE NEL GIORNO DELLA BEFANA

In seguito agli spiacevoli eventi del giorno della Befana, quando alcune calze distribuite alla cittadinanza hanno causato un acceso dibattito e polemiche, nel mirino delle accuse sono finiti l’amministrazione comunale e il sindaco, incolpati ingiustamente di legami con ideologie fasciste.

Il motivo di tali accuse risiede nel ritrovamento di alcune patch della 10ª flottiglia X Mas contenute in qualche calza consegnate alla popolazione. Tuttavia, l’amministrazione ha smentito subito categoricamente qualsiasi coinvolgimento con simboli o organizzazioni fasciste, ribadendo la sua totale estraneità ai fatti.

Di fronte a una serie di insulti, e dichiarazioni diffamatorie indirizzate nei confronti dell’amministrazione comunale, del sindaco e degli altri amministratori, l’amministrazione di Capistrello ha deciso di agire legalmente. Attraverso un comunicato stampa, era stata annunciata l’intenzione di presentare una denuncia querela nei confronti di coloro che hanno confezionato le calze e a chi ha diffamato e offeso pubblicamente il sindaco e gli amministratori comunali.

L’obiettivo principale di questa azione legale è tutelare l’immagine della città, dei suoi cittadini, dell’amministrazione e del sindaco attualmente in carica. Le dichiarazioni offensive sono state ritenute lesive dell’immagine e dell’onorabilità della comunità di Capistrello, spingendo l’amministrazione a prendere una posizione drastica contro chi ha diffuso tali accuse infondate.

La denuncia querela è stata formalmente presentata presso la locale stazione dei carabinieri e include una dettagliata documentazione che dimostra la estraneità dell’amministrazione rispetto ai fatti contestati.

Si prevede che le indagini saranno condotte con attenzione e precisione al fine di chiarire la situazione e stabilire la verità.

È importante sottolineare che sia l’amministrazione comunale, sia il sindaco con tutti i consiglieri di maggioranza, sono attivamente coinvolti in associazioni antifasciste come l’ANPI Marsica, l’associazione I 33 martiri di Capistrello e il Cammino dell’Accoglienza. Le commemorazioni annuali di date significative come il 25 aprile e il 4 giugno testimoniano l’impegno costante della comunità nella lotta contro il fascismo e la difesa dei valori democratici.

Il caso di Capistrello, pertanto, non solo evidenzia la necessità di una rapida risoluzione legale per ripristinare l’onorabilità dell’amministrazione, ma anche la volontà della comunità di difendere la propria reputazione e sostenere i principi antifascisti che sono stati al centro della storia di Capistrello.

Redazione - Il Faro 24

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