Aielli (AQ). Importante riconoscimento per il “Ristorante Il Casale” di Aielli dei fratelli Lino, Gianni ed Enzo Nucci, che ha ricevuto sabato la visita della delegazione avezzanese dell’Accademia Italiana della Cucina. Numerosi, a fine serata, i complimenti rivolti ai ristoratori da parte dei membri dell’organizzazione per la qualità del cibo, il servizio, l’accoglienza e la presentazione dei piatti.
L’Accademia Italiana della Cucina è un’Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, fondata a Milano nel 1953 da Orio Vergani, la quale promuove iniziative dirette alla ricerca storica e alla sua divulgazione, atte a valorizzare la cucina italiana come espressione di civiltà, costume, cultura e scienza. Compito fondamentale dell’Accademia è quello di favorire la conoscenza di quei ristoranti che offrono una seria garanzia, nel rispetto e nell’osservanza della tradizionale e caratteristica cucina nazionale, regionale e locale.
Nel corso della serata, ci siamo più volte intrattenuti con il Conte Franco Santellocco Gargano, Delegato della sezione avezzanese dell’Accademia, il quale ci ha raccontato le origini dell’organizzazione, la sua evoluzione e le funzioni che la delegazione assolve: “Nel periodo succedente la II Guerra Mondiale, un giornalista, peraltro sportivo, pensò che anche la cucina, oltre alle gallerie, alle strade e a tutto ciò che fosse inerente la ricostruzione del Paese, avrebbe potuto rappresentare qualcosa di importante e qualificante per l’Italia, così nacque l’Accademia che con il tempo diventò, intorno agli inizi degli anni ’90, un’Istituzione della Repubblica Italiana, con tanto di decreto parlamentare. Dalla Milano del dopoguerra, progressivamente si è giunti fino ad oggi, dove in tutte le Regioni italiane è presente almeno una delegazione, con il nostro Abruzzo che ne ha otto“.
Non solo cucina, come ci spiega il conte Gargano, ma nel corso delle serate dell’Accademia “si parla di arte. La serata di oggi ad esempio verte sulla cucina al tempo del Re Sole. La missione specifica è quella di diffondere la cultura dell’arte culinaria, di raccontare la storia e di valorizzare la cucina dei nonni, attualizzandola, rivisitandola ma senza perdere la matrice di partenza. L’enogastronomia per l’Italia rappresenta milioni e milioni di fatturato, tendiamo quindi a dare valore a tutto ciò”.
“La nascita della Delegazione di Avezzano risale al 2004, quando l’allora Delegato Marra immaginava di mettere in piedi una dépendance de L’Aquila ad Avezzano, ma nella culla della Marsica, dove risiede l’Orto d’Italia, da quei pochi capostipiti che fummo, siamo via via cresciuti fino ad arrivare all’attuale numero di 18 membri. A fine anno potremo arrivare a toccare quota 20″ racconta il Conte Gargano, con entusiasmo e visibile orgoglio.
“Tutto ciò che portiamo avanti non ci discosta dallo scopo principale che è il recupero delle tradizioni. Il Ristorante Il Casale – raccontava Gargano prima di sedersi a tavola – ci ha prospettato un menù importante, noi siamo qui per apprezzare, degustare ed esprimere dei voti, che appariranno nella rivista patinata dell’Accademia, la quale produce poche unità di testi l’anno di altissimo spessore, non in vendita, ma distribuiti all’interno del circuito accademico. La rivista quest’anno andrà anche all’estero”.
La Delegazione è composta da un Delegato , un consiglio direttivo (la Consulta) formato da 5 esperti accademici che programmano e dirigono la delegazione stessa: “Siamo una democrazia applicata” sostiene ironizzando il Conte Gargano, che ha poi aggiunto: “Siamo itineranti, andiamo alla scoperta o riscoperta di quella che è la ristorazione nella Marsica”.
Al Casale i commensali hanno potuto degustare un menù tradizionale, rivisitato dagli chef.
Dopo un ricco aperitivo a base di prodotti tipici locali, i ristoratori hanno proposto come primi piatti una Chitarra alla carrettiera ed un Risotto di zucca con champagne e scaglie di mandorle. Successivamente, il Coniglio alla cacciatora è stato accompagnato da un contorno di patate al forno ed asparagi, per concludere con Millefoglie con crema chantilly ai frutti di bosco e Trionfo di frutta finale.
I vini proposti da Il Casale sono stati il Noemo ed il Pecorino della Cantina del Fucino.
La serata, apertasi con l’Inno di Mameli, è proseguita tra i canti deliziosi del Soprano Ilenia Lucci ed i racconti di Tina Sucapane, la quale ha relazionato sulla cucina ai tempi di Luigi XIV.
Prima della conclusione dell’evento, Pierluigi Nucci, figlio del proprietario del famoso Vapoforno Nucci Claudio di Aielli, ha offerto ai commensali il nobile dolce che è la punta di diamante dell’azienda, l’Amaretto di Aielli, ricco di storia e gusto, la cui ricetta risiede nelle mani e nella mente di Nonna Frasina. L’inconfondibile gusto dell’Amaretto di Aielli è stato apprezzato da tutti i presenti, i quali si sono sinceramente complimentati con Pierluigi per l’attività portata avanti dalla sua famiglia.
Dopo aver degustato il ricco menù de Il Casale, i membri dell’Accademia hanno consegnato a Lino Nucci, il maggiore dei tre fratelli, il gagliardetto ed il piatto dell’Associazione per mano del Conte Gargano, il quale ha così commentato al termine della serata: “La commissione giudicante è rimasta entusiasta della serata. Il cibo servitoci è stato di ottima qualità, accompagnato allo stesso livello dal servizio, dall’accoglienza e dalle sorprese che Il Casale ci ha riservato, come la bellissima torta finale. I voti espressi sono elevati, sicuramente al di sopra della media che solitamente ha interessato altri ristoranti. Devo congratularmi con i fratelli Nucci, in quanto la qualità risiede in questo locale”.
Di seguito, alcuni scatti della serata: