Lo zenzero è una pianta erbacea delle Zingiberaceae Anticamente era detta anche gengiovo e talvolta oggi è commercializzata col nome inglese di ginger. Coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale, è provvista di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie porporine. Il frutto è una capsula divisa da setti in tre logge. Il rizoma contiene i principi attivi della pianta: olio essenziale (composto in prevalenza da zingiberene), gingeroli e shogaoli (principali responsabili del sapore pungente), resine e mucillagini, e presenta in modo più pronunciato il sapore e l’aroma tipico che lo vedono ampiamente utilizzato come spezia, specie in forma essiccata e polverizzata, o fresco in fette sottili. Gli stessi sono in misura minore contenuti anche nel legno di zenzero, utilizzato ad esempio per spiedini, soprattutto di pesce. Nella cucina giapponese lo zenzero è normalmente servito in forma di pickle (sottaceto agrodolce) con il sashimi. Nelle varie cucine indocinesi è spesso utilizzato anche nella preparazione di zuppe e piatti con salse. Il rizoma fresco, con l’ebollizione, consente la coagulazione del latte come altre sostanze di origine animale o vegetali (caglio) ed è largamente impiegato anche nella preparazione di tisane. Entra nella preparazione di bevande analcoliche come il ginger ale e la ginger beer e in una varietà del cioccolato modicano. L’uso dello zenzero (“gengiovo”) nella manifattura dolciaria fiorentina di età medievale è attestato dalla sesta novella dell’ottava giornata del Decameron. Lo zenzero è molto apprezzato in cucina come spezia e dall’industria alimentare come pregiato aromatizzante (con lo zenzero, ad esempio, si produce la bevanda conosciuta con il nome di ginger ale), ma possiede anche interessanti proprietà medicinali. In commercio si trova in forma di radice fresca o essiccata, ridotta in polvere o in forma di estratto o come zenzero candito usando solo lo zucchero naturale della sua radice. La polvere di radice di zenzero essiccata è in genere incapsulata e venduta in compresse di comoda assunzione. Non esiste ancora un consenso sul dosaggio, ma la maggior parte dei medici prescrive da 500 mg a 1000 mg di zenzero al giorno. Lo zenzero viene usato come antinfiammatorio naturale e è tra i più efficaci medicinali antinausea e antivertigine. Con lo zenzero si possono trattare disturbi come il mal d’auto, il mal di mare, la nausea mattutina. Le sue proprietà antiemetiche sembrano risiedere in effetti locali sulle pareti dello stomaco e dell’intestino. I principi attivi della pianta si concentrano tutti nella sua radice: sostanze non volatili, come i gingeroli, resine e mucillagini. Nella medicina tradizionale dell’Estremo Oriente, lo zenzero è impiegato nel trattamento dell’osteoartrite, dell’influenza, come stimolante del cuore, come protettivo della mucosa gastrica. Grazie alle sue proprietà antibiotiche, lo zenzero è un valido alleato di stomaco, intestino, cuore e apparato circolatorio. Anche l’olio essenziale di zenzero è ricco di importanti proprietà. Infatti è antinausea, tonificante, antidolorifico, digestivo, antivirale e afrodisiaco. Lo zenzero è utile anche contro l’alitosi: può essere d’aiuto, infatti, sorseggiare acqua calda bollita per 10 minuti con zenzero fresco, un rimedio che favorisce la digestione e contrasta l’accumulo di tossine e la fermentazione batterica. L’uso dello zenzero dovrebbe essere soggetto a consulto medico nei seguenti casi:
L’assunzione va completamente evitate in caso di allergia nota verso una o più componenti e le dosi limitate perché un eccesso di zenzero può provocare gastrite e ulcere.