Lorenzo Cattafesta, ecco perché ho scelto Capistrello. Il numero 1 si racconta

Il ritorno in campo del Capistrello dopo la sosta forzata, ha portato la squadra rovetana a perdere una partita molto equilibrati nei minuti finali, a Morro D’Oro.

Noi di MarsicaSportiva.it abbiamo intercettato il numero 1 rovetano Lorenzo Cattafesta. L’estremo difensore della compagine di mister Torti è cresciuto nel settore giovanile lancianese per poi approdare prima a Civitanova e poi a Brindisi. Il passaggio alla Vastese dove ha vinto da protagonista un campionato di Eccellenza ed infine l’arrivo nella Marsica, a Capistrello, dove coltiva insieme ai suoi compagni il sogno di potersi giocare i play-off.

 

Lorenzo, dopo la sosta forzata il Capistrello lascia punti contro il Morro D’Oro. Secondo te, c’è stato un calo di concentrazione dovuto al lungo stop oppure è successo altro?

No, non penso che ci sia stato un calo di concentrazione; è stata una partita giocata a viso aperto da ambo le parti e con quelle condizioni climatiche non era facile giocare. Noi ci abbiamo provato fino alla fine e volevamo a tutti costi vincere o perlomeno fare la nostra partita giocandocela fino alla fine; d’altronde nel calcio si gioca sempre per vincere! Abbiamo perso una partita strana dove secondo me il pareggio era il risultato più giusto per quanto visto in campo, ma quando ci sono queste partite si sa che un episodio, soprattutto da palla da fermo, può sbloccare una partita del genere e così è successo!

 

Sconfitta a parte, state disputando un bel campionato. Come giudichi il vostro andamento? Sono cambiati gli obiettivi stagionali?

Abbiamo chiuso il girone di andata con un record! Mai nessuno a Capistrello negli anni passati aveva chiuso al giro di boa con 25 punti e già questo per noi è un motivo di orgoglio! Detto ciò, penso che fino ad adesso bisogna essere più che soddisfatti per il campionato che stiamo disputando! Siamo una fantastico gruppo composto da gente esperta ma anche da tantissimi ragazzi giovanissimi nati tra il 1999 ed il 2002! Il nostro obiettivo è la salvezza ma non ci dobbiamo porre dei limiti perché questo gruppo con questo allenatore secondo me può arrivare lontano!

 

Cosa ti ha spinto a scegliere Capistrello?

È stato un periodo difficile quest’estate. Nonostante avessi vinto un campionato, la regola degli “under” mi aveva penalizzato molto! Non riuscivo a trovare una soluzione perché la maggior parte delle squadra preferivano il ragazzo under in porta per recuperare l’over in mezzo al campo e quindi proprio per questo non trovavo squadra e non c’è stata la mia riconferma a Vasto! Il 23 agosto mi chiamò il direttore Michele Di Santo, una persona fantastica, seria e disponibilissima; ci ha messo poco per convincermi! Poi i presidenti Francesco D’Amore e Franco De Meis hanno fatto di tutto per accontentarmi e questo non potrò mai dimenticarlo! Infine quando sono venuto a Capistrello ho conosciuto la figura del mister Tonino Torti e del preparatore dei portieri Venanzio Gigli, persone che con le loro poche parole mi hanno fatto sentire subito parte integrante di questo progetto e da lì a poco ho firmato subito, anzi se mi è permesso ne approfitto per ringraziarli tutti!

 

Quali sono le qualità che, a tuo avviso, un buon portiere dovrebbe avere?

Il portiere oltre alla tecnica, che bene o male hanno tutti i portieri, deve avere soprattutto la testa! Ed è per quella che la maggior parte dei ragazzi, me compreso, si trova ancora in queste categorie! Bisogna saper gestire le pressioni ma soprattutto essere umili! E questo in passato forse mi ha penalizzato un po’! L’umiltà e la cultura del lavoro sono le basi per cercare di giocare in categorie superiori! Nel calcio si può sempre migliorare! Io ci credo e sono qui a Capistrello per questo!

 

Nonostante tutto, sei sempre un tifoso della Vastese. Come giudichi il loro campionato in serie D?

Il campionato della Vastese penso sia stato ottimo fin qui! Hanno un grande gruppo guidato da un grande allenatore e sostenuto da una grande società! Da tifoso spero che la Vastese possa continuare su questa strada e perché no, magari vincere il campionato!

 

Infine, il portiere che ammiri di più in questo campionato di Eccellenza?

Il portiere che mi ha più impressionato, fin dall’anno scorso, è Di Girolamo (ex Paterno) e non voglio dimenticare il mio collega e molto amico Antonio Cialdini del San Salvo! Da entrambi vorrei rubare qualcosa perché non c’entrano niente con queste categorie! Magari le abbandoneremo insieme….chissà!

 

 

 

 

 

 

 

A cura di Lamberto Pascucci

 

Fonte MarsicaSportiva.it

 

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Redazione - Il Faro 24

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