Meteo. Si potrebbe prospettare un esordio del mese di Dicembre 2022 all’insegna della variabilità meteorologica, inizio del mese concomitante all’esordio dell’Inverno meteorologico: il quale come ogni anno ha inizio il primo Dicembre. L’instabilità del tempo si protrarrà anche nei prossimi giorni e si presenterà sotto le sembianze di una spiccata variabilità ad essa alternata. La giornata di mercoledì 30 Novembre 2022 sarà completamente interessata da un nuovo crollo delle temperature che, solo per quanto concerne le prossime ventiquattro ore, assumeranno caratteristiche tipicamente invernali che autunnali, con un rapido abbassamento dell’indice della colonnina di mercurio. Si tratterà soltanto di una toccata e fuga poiché saremo sfiorati o lambiti da una massa d’aria fredda di origine artica che proverrà dai Balcani e verrà convogliata dallo spostamento di un minimo depressionario in senso antiorario nel nostro emisfero boreale: in effetti, le correnti d’aria fredda provenienti da nord/nord-est aumenteranno la sensazione di freddo percepita in caso di vento molto teso o forte. L’impulso freddo e umido in quota di origine artica destante una certa instabilità favorirà condizioni di tempo molto variabile lungo il versante adriatico della nostra regione Abruzzo con la possibilità di fiocchi di neve attraverso una momentanea fase di variabilità caratterizzata dalla probabilità che possano esserci fiocchi coreografici fino a quote relativamente basse per il periodo sui rilievi appenninici centrali e in particolare modo sull’Appennino abruzzese e molisano dov’è attesa un’altra spruzzata di neve mediante l’effetto ASE (Adriatic Effects Snow) in sfondamento verso il settore occidentale dalla Marsica orientale per effetto stau appenninico e correnti d’aria dilaganti dai settori orientali e dall’area pedemontana e costiera avvolta di nubi e contesti piovosi e come dicevamo spiccatamente variabili, seguite un netto rasserenamento verso la sera e temporaneamente parlando nella notte. L’ingresso d’aria più fredda e densa, nonostante ci siano isoterme più attenuate e il progressivo cessare dei venti farà sì che le temperature subiscano una netta diminuzione nella notte a causa dell’irraggiamento proveniente dai pendii delle montagne e dai suoli brulli che favoriranno con la diminuzione della temperatura di rugiada anche la probabilità delle prime gelate e delle successive brinate notturne e del primo mattino o delle prime ore dell’alba mediante l’avanzare dalle montagne balcaniche in discesa opposta solo all’arrestarsi dei venti d’aria pellicolare, ossia in discesa verso il basso. L’accumularsi d’aria fredda nella conca del Fucino e nelle vallate o nei fondovalle limitrofi farà sì che si generi un primo cuscino freddo pronto a sfaldarsi alla prima radiazione solare seppur flebile ripristinerà un aumento delle temperature massime, ma rispetto alla giornata di mercoledì non tale da farla alzare di qualche grado al di sopra dei 10 gradi centigradi nelle nostre aree interne, stesso valore lo si può attribuire al Wind Chill. La serenità del cielo interesserà i settori occidentali e tirrenici del Centro-Sud, incluso l’entroterra laziale e la Marsica già dalla nottata tra il 30 Novembre e il primo Dicembre 2022. Dopo una breve tregua soleggiata, il ritorno di nubi e precipitazioni sarà rappresentato da una nuova lacuna barica dovuta al fatto che, la circolazione atmosferica, si possa configurare attraverso il manifestarsi di ampie aree di bassa pressione delle quali, là dove si verificano le incursioni molto fredde artiche sull’Europa settentrionale e orientale, dall’altra parte discende in senso orizzontale sul settore occidentale e sull’Atlantico una saccatura nord-atlantica che spacchetterà avvezioni positive e pacchetti umidi infiltrati in quota attraverso il transito di un vortice di bassa pressione che si posizionerà sul Tirreno centro-meridionale dando luogo al movimento repentino di rovesci di pioggia anche sotto forma di carattere sparso e diffuso sulle regioni centrali e meridionale, mentre la variabilità al Nord sarà sormontata dalle nuove nevicate da cumulo sull’arco alpino. La nostra regione Abruzzo ne sarà completamente coinvolta nelle giornate di venerdì e sabato proprio perché sperimenterà a partire dai settori occidentali e dalla Marsica, condizioni di maltempo di stampo meno dicembrino e ancora pienamente autunnale, in direzione del Solstizio d’Inverno che quest’anno avverrà nella giornata di mercoledì 21 Dicembre alle 21.47, giorno del cosiddetto Inverno astronomico. Torneremo a parlare di un’alternanza di miglioramenti e ipotetici interessamenti delle perturbazioni di origine atlantica e nord-atlantica nei prossimi aggiornamenti meteo.
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Grazie e al prossimo aggiornamento meteo in forma scritta.
Riccardo Cicchetti