Meteo. La ciclogenesi mediterranea si sta approfondendo nel Mediterraneo occidentale, convogliando i venti tesi di Scirocco su tutti i bacini del Mediterraneo e in particolare modo sullo Ionio e sull’Adriatico meridionale della nostra penisola, dove le medesime aree temporalesche in formazione risalgono verso l’Italia meridionale. Tuttavia, nelle ultime ore le correnti d’aria hanno ancora deviato di traiettoria dove l’Appennino settentrionale (tosco-emiliano) gli ha consentito di spostarsi e di proporsi dai quadranti settentrionali, manifestandosi più tiepide sul Mar Ligure. La ritornante della perturbazione di origine nord-atlantica e di estrazione mediterranea si intensificherà nelle prossime ore lungo la linea di convergenza tra le correnti d’aria che, come dicevamo nello scorso articolo meteo, saranno di nuovo in rotazione da Scirocco a Libeccio e Maestrale proprio quando, il vortice ciclonico, una volta giunto sui Balcani meridionali, cambierà la traiettoria, sempre assumendo una rotazione antioraria nel nostro emisfero boreale e facendo sì che arrivi una massa d’aria fredda sul Mediterraneo occidentale, la quale non riuscirà completamente a giungere nel luogo in cui si era instaurata la circolazione dei venti nord-occidentale, all’altezza dei Pirenei. In realtà, tale discesa da nord-ovest si sta muovendo dal Golfo del Leone e dalla Francia e lascerà scendere una moderata massa d’aria fredda che, in quota, proponendosi lo stesso in forma attenuata, potrebbe traslare verso i bassi strati, con una buona percentuale di attendibilità di provenienza polare-marittima (isoterme tra lo 0 e i -1 a 850 HPa ad occhi più esperti) consentendo alle temperature di scendere e lo zero termico di attestarsi tra i 1000 e i 900 m s.l.m. proprio tra domenica 3 e lunedì 4 di Marzo, un mese particolarmente denso di significato dal punto di vista dell’instabilità atmosferica, tuttavia anch’esso divenuto più caldo rispetto alla media stagionale. Per queste motivazioni, se fosse possibile, senza procedere rapidamente anche nello scrivere, vedremo come evolverà solo nel corso dei prossimi giorni, tenendo in considerazione la caoticità anche del sistema troposferico appartenente alla nostra circolazione generale dell’atmosfera, ancora da studiare.
Evoluzione del tempo
Il vento più freddo di Maestrale o Mistral dalla Valle del Rodano che finalmente farà abbassare la colonnina di mercurio proprio agli esordi di tale Primavera meteorologica (primo Marzo 2024 come ogni anno) e in attesa dell’Equinozio di Primavera di quest’anno (20 Marzo 2024 secondo la fonte di Focus.it: “alle ore 22.24” ora italiana), in maniera più significativa quasi attingibile all’Inverno, anche se le precipitazioni non saranno così intense, da mulinare l’aria fredda verso il basso tramite le correnti discensionali delle nubi cumuliformi o a sfondo temporalesco consentirà che le precipitazioni possano assumere carattere nevoso e non solo: come si è potuto notare negli scorsi giorni sulle Alpi, specie sui settori dell’arco alpino centro-occidentale, l’altro impulso più freddo e instabile stavolta imbiancherà di nuovo e in maniera più significativa dopo molto tempo, non solo le cime dell’Appennino, ma fino a quote medio-basse e localmente relativamente basse tutto l’Appennino settentrionale e centrale, incluso qualche ora dopo quello meridionale, ove nemmeno qui saranno più le cime ad essere innevate da un forse temporaneo innevamento nei bassi strati. La circolazione d’aria cambierà di rotta molto rapidamente e il nuovo fronte freddo e instabile in discesa dalle Isole Britanniche e dalla Francia si allontanerà molto rapidamente entro la giornata di lunedì, come specificatovi esso transiterà tra il 3 e il 4 Marzo. Il successivo attenuarsi dell’impulso freddo potrebbe permettere un ennesimo aumento delle temperature dal punto di vista dei valori massimi, mentre i valori minimi rimarranno in lieve diminuzione o stazionari mediante l’ulteriore rinforzo del flusso zonale atlantico. Gli scenari potrebbero essere favorevoli o piuttosto sfavorevoli tramite l’osservazione degli indici tele-connettivi e dagli altri complessi fattori a scambi termici meridiani, forse anche di antizonalità. Purtroppo, per quanto riguarda quest’ultima ipotesi meteo, sarà difficile inquadrare la situazione meteo e soprattutto la tendenza meteo in questo periodo così dinamico, molto più difficile del previsto. Dunque, come vi dicevo, se ci fosse tempo a disposizione, ne torneremo a parlare senza problemi nel prossimo aggiornamento meteo solo in forma scritta.
Grazie e arrivederci.
Fonte immagine dell’articolo meteo: di Riccardo Cicchetti
rc