Il rallentamento della Corrente del Golfo appartenente alla cosiddetta circolazione termoalina sta avendo, nel corso degli anni, conseguenze notevoli sulle temperature oceaniche, in particolare dell’Atlantico settentrionale, il quale, a causa dello scioglimento sempre più anomalo e notevole della calotta artica, sta facendo sì che, in particolare questo settore dell’Atlantico, diventi più foriero d’acqua e non solo, essa è dolce e più fredda, (si guardino le temperature superficiali sotto la media della mappa SSTA in basso in blu e in viola), ed altera il normale andamento del flusso nord-atlantico oceanico sia in superficie che in profondità. In questo modo, anche la circolazione atmosferica inizia a risentirne: arrivano ondate di caldo sempre più intense e le perturbazioni nord-atlantiche sono a carattere più freddo e potenzialmente instabili dunque più forti e maggiori fenomeni atmosferici estremi nonché si avrebbe un’alterazione, attraverso fenomeni atmosferici insoliti anche e soprattutto in aree geografiche ove il sistema climatico non lo prevede (lo stiamo notando tuttora).
Se le Corrente del Golfo si fosse bloccata, probabilità che fortunatamente non sta avvenendo, in un arco temporale più o meno vasto, tutto il nostro emisfero settentrionale, sarebbe stato interessato da una vera e propria glaciazione, ma siccome la corrente oceanica è attualmente abbastanza “vivace”, si esclude quasi completamente questa supposizione.
Grazie per la cortese attenzione.
rc