Nasce il Comitato per la tutela e la conservazione del patrimonio naturale di Villavallelonga

Sabato scorso, 26 maggio, nella sala polivalente comunale è stato presentato
pubblicamente il comitato per la tutela e la conservazione del patrimonio
naturale di Villavallellonga. Il comitato nasce con una precisa scelta di
campo, come si evince dal titolo dell’iniziativa: Villavallelonga paese del
parco.

Una sala gremitissima di cittadine e cittadini del paese e anche di
ospiti venuti dai centri vicini ha accolto con entusiasmo la nascita
dell’associazione che, come hanno annunciato nei loro interventi
introduttivi la presidente Domenica Miele e la vice-presidente Maria Grazia
Mastrella, ha in programma lo svolgimento di una fitta serie di iniziative,
già a partire dalle prossime settimane: visite guidate alla ricerca della flora
e della fauna della Vallelonga, convegni di approfondimento e di
divulgazione, iniziative culturali e ludiche legate alla tradizioni del paese.
Le due giovani presidente e vice-presidente hanno ricordato come l’identità
del loro paese affondi le sue radici nella storia del parco di cui è stato uno
dei soci fondatori. A tale proposito, l’ing. Pasquale Lippa, ex sindaco di
Villavallelonga ha fatto vivere un momento emozionante all’assemblea
leggendo brani del verbale del Consiglio Comunale del 23 luglio 1922 in
cui si deliberava l’adesione all’area protetta, ancora di carattere privato,
prima che il regio decreto dell’anno successivo, ne sancisse per legge
l’istituzione: la prima in Italia. L’obiettivo esplicito del comitato è di fare
uscire il paese dall’isolamento in cui versa, di riallacciare il confronto con
il mondo che lo circonda, a partire da Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e
Molise e dalla comunità dei 24 paesi che ne fanno parte. Al timone
dell’incontro l’avv. Carla De Cesare che, nel coordinare gli interventi degli
altri partecipanti, non ha voluto fare mancare il proprio contributo personale,
legando l’impegno del comitato al dettato della Carta Costituzionale, la
quale, ha ricordato la moderatrice, all’art.9, difende e tutala il patrimonio
delle bellezze naturali italiane.

L’esigenza di coniugare conservazione e
sviluppo ha costituito del resto il filo conduttore di tutta l’iniziativa, a partire
dal Presidente del Parco, dott. Antonio Carrara che su questo aspetto ha
centrato il suo intervento, sostenendo la assoluta compatibilità e la sinergia
positiva tra i due obiettivi ugualmente importanti: tutela dell’ambiente
naturale, sviluppo sostenibile e armonico per chi quell’ambiente abita. Il
presidente ha ribadito la assoluta disponibilità dell’Ente che amministra a
confrontarsi e a collaborare con chi sceglie di “rappresentare” questo
territorio e le sue esigenze di sviluppo sostenibile anche se non ha cariche
istituzionali. Sulla stessa lunghezza d’onda il dott. Antonio di Santo,
Presidente della comunità dei comuni del parco che si è soffermato con forza
sull’esigenza di costruire e lavorare in rete per la realizzazione degli
obiettivi comuni. All’avv. Felice Besostri è toccato il compito di dimostrare
l’assoluta invalidità della delibera con la quale il Consiglio Comunale ha
deciso a maggioranza l’uscita dal Parco, delibera peraltro da lui stesso
definita “clandestina” perché non ancora pubblicata sull’albo pretorio né
inoltrata alla dirigenza del parco. L’amministrazione ha disponibili tre
possibilità se davvero vuole dare corso al suo obiettivo: cercare la
disponibilità di cinque Assemblee regionali a proporre una legge che
modifichi quella in essere sulle aree protette; ovvero raccogliere 50.000
firme per una legge di iniziativa popolare; o ancora di indire un referendum
abrogativo, per il quale di firme ce ne servono 500.000.L’avvocato si è poi
soffermato sulla controversa vicenda della strada dei prati d’Angro che da
più di due anni sta condizionando pesantemente la vita di Villavallelonga.

E’ stato poi letto da Cesidio Taricone un intervento, svolto in Consiglio
comunale nel lontano 1953, dal botanico di Villavallelonga, Loreto Grande:
una difesa appassionata del patrimonio naturale del paese. Sono poi
brevemente intervenuti il dott. Luciano Sammarone, Colonnello delle
Guardie Forestali, il dott. Antonio Croce Direttore della Riserva di Monte
Genzana e Alto Gizio, la dott.ssa Sefora Inzaghi responsabile dell’oasi delle
Gole del Sagittario. Hanno infine portato il loro saluto l’associazione
Salviamo l’orso, il WWF, il CAI di Civitella Roveto e la Commissione
Tutela Ambiente Montano del Cai.

Redazione - Il Faro 24

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