RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
“Alla fine la strage di alberi nel rione Pineta di Pescara c’è stata. Da tre giorni i mezzi dell’impresa incaricata dalla giunta Alessandrini stanno infatti abbattendo decine di piante, pini storici, in via De Cecco e in via Scarfoglio, un’operazione condotta sotto forma di un blitz, con un’ordinanza di divieto di sosta pubblicata quattro sere fa e senza aver avvisato il teorico Tavolo di confronto istituito un anno fa con varie associazioni ambientaliste. Non un residente era stato informato dell’intervento, né tantomeno è stata allestita un’area di cantiere con le opportune indicazioni. Ovviamente non intendiamo subire passivamente tale raid: mentre chiediamo l’immediata sospensione delle operazioni che, fra l’altro, dovrebbero riguardare anche altre zone della città, trasmetteremo agli Organi giudiziari la nostra segnalazione per chiedere di verificare quali e quanti piante siano state eliminate, sulla base di quale informativa, e soprattutto se tale operazione poteva essere condotta in piena primavera, ovvero dopo il 15 marzo quando tutte le piante sono in fioritura e andrebbe sospesa ogni attività di abbattimento e anche di potatura”. Lo ha ufficializzato Armando Foschi, esponente dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ dopo aver verificato la strage di alberi storici lungo le strade della pineta.
“Ancora una volta la giunta Alessandrini si è caratterizzata per una irriguardosa mancanza di rispetto nei confronti del territorio e di tutti i cittadini, una mancanza che non ci sorprende ma che continua a sconcertarci – ha detto Foschi -. Tutti ricordiamo la serrata battaglia di decine e decine di Associazioni e semplici utenti, nel luglio 2017, contro l’abbattimento programmato di oltre un centinaio di alberi, voluto e difeso dall’attuale vicesindaco Blasioli e dall’ex assessore, poi defenestrato, Laura Di Pietro, una battaglia andava avanti per giorni, sino a quando il sindaco Alessandrini, per spegnere le polemiche, si è deciso a istituire un tavolo di confronto con le stesse Associazioni per rivedere, insieme, quel programma devastante. L’azione della giunta Alessandrini, si disse, era stata determinata dalla relazione di un tecnico botanico che, a un semplice controllo visivo effettuato su incarico dell’amministrazione, aveva dichiarato pericolanti oltre un centinaio di alberi di Pescara. Le Associazioni hanno obbligato il sindaco Alessandrini a fermare le imprese impegnate con i tagli per rivedere, una ad una, le reali condizioni degli alberi dichiarati pericolanti, e quella stessa revisione determinò la drastica riduzione delle operazioni, salvando tre quarti delle piante storiche che, altrimenti, sarebbero state cancellate. In altre parole, la protesta dei cittadini ha dimostrato il clamoroso errore e la superficialità del sindaco Alessandrini che con un’ordinanza stava distruggendo il patrimonio arboreo di Pescara perché il tecnico incaricato dal Comune aveva sbagliato la propria valutazione. Ora dopo un anno di silenzio, il sindaco Alessandrini e la sua compagine sono tornati alla carica e stavolta sono riusciti a mettere a segno il proprio colpo con un vero raid a sorpresa di cui nessuno era a conoscenza: solo la sera del 10 aprile scorso, infatti, è stata pubblicata sull’albo pretorio l’ordinanza numero 87, firmata dal Dirigente Rossi il 6 aprile, con cui è stato istituito il divieto di sosta, di fermata e di transito in via Scarfoglio, nel tratto parallelo a Fosso Vallelunga, e nel tratto di via De Cecco compreso tra Fosso Vallelunga e l’incrocio con via Braga, per consentire all’impresa IMTES Srl di eseguire ‘lavori di abbattimento di alcuni alberi e il rifacimento della pavimentazione stradale in alcune vie cittadine’, provvedimento che resterà in vigore sino al prossimo 18 aprile. I lavori sono cominciati puntualmente tre giorni fa, 11 aprile, ma peccato che sull’ordinanza non si legga da nessuna parte quanti alberi verranno effettivamente abbattuti, non sappiamo quali sono le altre strade interessate, non comprendiamo cosa centri un’impresa specializzata, si ipotizza, nel verde e nel taglio di alberi con lavori di ‘rifacimento della pavimentazione stradale di alcune vie cittadine’. E soprattutto ci chiediamo perché il sindaco Alessandrini non abbia ritenuto importante informare i cittadini, i residenti e le Associazioni di tale operazione – ha sottolineato Foschi -. Non solo: chiediamo al sindaco Alessandrini di sapere come sono stati scelti e individuati gli alberi da abbattere. Certamente non possiamo pensare si tratti delle piante ritenute pericolanti dalla relazione dell’estate 2017, perché è evidente che, se abbiamo potuto aspettare un anno per la loro rimozione, allora quegli alberi non erano sul punto di crollare. Ovviamente, mentre chiediamo di fermare l’iniziativa in atto, nell’attesa di ottenere le dovute risposte dal sindaco Alessandrini, chiederemo anche un approfondimento in altre sedi Istituzionali, per sapere se tale operazione rispetti o meno le norme che vietano interventi di potatura o abbattimenti sugli alberi dopo il 15 marzo, quando tutte le piante sono in piena fioritura, senza dimenticare che in questo periodo dell’anno quegli stessi alberi erano già pieni di nidi per la riproduzione dei volatili”.