Non svegliare il bambino che dorme,
dorme sonni sereni
nei cieli d’Africa.
Gli toccherebbe in sorte
una mano amara
e una genesi
di terra
arida.
C’è pulviscolo argenteo
dove lui risiede,
come magica casa.
Fra due stelle,
e strette
nei piccoli pugni
speranze.
Conchiglia sicura
gli socchiude gli occhi.
Ha una balia solerte
per madre,
acqua calma
lo culla.
Non è tempo
per ora
di essere umani,
bisogna
qualche volta
restare
celesti.
Per un cambio di luna
o una vita intera.
Sazia è la terra
di pianto,
sazia di mali,
sazia di morte.
Non sarà
l’ennesimo transito infausto
a spezzare
la catena del male.
Non svegliare
il bambino che dorme,
anche se aspetta.
Non svegliare il bambino
che sogna.
di Antonella Delloro