Ti affido al silenzio
smarrita
piccola
anima
che a camminare
si ostina
dove più
non c’è luce
e dove
acuti sassi di nulla
le feriscono i piedi.
Peregrinare
di porta in porta
di confine in confine
di casa in casa,
è questo che chiedi
ed è questo destino
che ottieni.
Ti guardo
senz’essere vista
anima densa di bruma,
e ascolto stupita
le sublimi parole
che ti ostini a tacere.
Ti affido al silenzio,
alle nuvole calme di ottobre
che nel cielo
imprimono immagini chiare
di redenzione.
Quanto ama il cielo
chi sempre si perde,
e con quanta pazienza
lo aspetta
e delicato
gli parla.
Ti accolga il silenzio,
mondando il tuo essere
stanco
dalle parvenze d’amore
che non placano mai la tua fame.
Ti si rischiarino gli occhi
a costo di non vedere
nemmeno uno scorcio
sottile
di questo impuro
insensato
presente.
Antonella Delloro