In occasione delle Perdonanza, mercoledì 28 agosto alle ore 11.00 al MuNDA dell’Aquila Omaggio a Carl Borromaus Ruthart artista e monaco celestino conferenza del Prof. Filippo Maria Ferro. Introduce Lucia Arbace con proiezione multimediale di Mauro Congeduti. In esposizione al MuNDA sono esposte due preziose oreficerie del tempo di Ruthart.
A cura dell’Associazione D- Munda:
Venerdì 23 agosto, ore 17.30 visita tematica: “Celestino V e il MuNDA”. Approfondimento tematico sulle opere del museo legate a questa importante figura della nostra terra.
Martedì 27, ore 17.30 visita guidata alla mostra La Madre Generosa arricchita con nuove opere
Venerdì 29 agosto ore 17.00 ” La Bolla del Perdono” laboratorio didattico alla scoperta delle antiche tecniche di scrittura, riproponendo ai ragazzi di ricreare un frammento della bolla del perdono di Celestino.
Info, costi e prenotazioni obbligatorie cell 348 5616363/ 3245474537 associazionedmunda@gmail.com
La mostra La Madre Generosa dal culto di Iside alla Madona Lactans, che tante suggestioni evoca, si arricchisce di 4 pregevoli opere:
-Kourotrophos IV sec. a.C. terracotta votiva Sulmona, Museo Civico Archeologico (in deposito dalla Soprindendenza ABAP dell’Abruzzo
-Madonna Lactans, Maestro abruzzese, II metà XIV secolo, scultura lignea policroma proveniente da San Demetrio ne’ Vestini. Roma, Museo Nazionale di Palazzo Venezia
-Madonna Lactans, Maestro abruzzese, primo quarto XV secolo, affresco staccato proveniente da un edificio civile di Piaggia di Lucoli (AQ), L’Aquila, Museo Nazionale d’Abruzzo
-Madonna Lactans Matteo da Campli ,dipinto su tavola. Campli, Chiesa di Santa Maria in Platea
Balli d’amore. Tarantello e saltarello tra colto e popolare. Nuova edizione
ampliata della mostra che esibisce dipinti e grafiche del ‘700 e dell’800 (tra
gli autori Pietro Fabris, Angelika Kauffmann, Pasquale Celommi, Saverio
Altamura), strumenti musicali abiti della festa e preziosi gioielli della
tradizione abruzzese e napoletana.
E’ disponibile il catalogo della mostra Balli d’amore. Tarantella e saltarello tra colto e popolare, a cura di Lucia Arbace (Editori Paparo), prorogata fino al 15 settembre 2019
Il 28 agosto 2019, in occasione della Perdonanza, ingresso gratuito al MuNDA dalle 8.30 alle 19.30, ultimo ingresso ore 19.00. A tutti i visitatori sarà donato il pin con il logo L’Aquila città d’arte, realizzato nelle due versioni azzurra e rosa.
A Sulmona, fino al 6 ottobre 2019, ampia selezione dei dipinti di Ruthart presso l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone nella mostra Natura e Spiritualità, organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale di Danzica
Ai nuovi sottoscrittori della card l’Aquila città d’arte da 10 euro, che permette l’accesso gratuito al Munda fino al 31 dicembre 2019 e il biglietto ridotto da 2 euro a tutti i musei del Polo Museale dell’Abruzzo, è destinato in omaggio il fascicolo L’Aquila rinasce, realizzato in collaborazione con la rivista D’Abruzzo, con presentazione dell’on. Gianluca Vacca e del Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Scheda La Madre Generosa dal culto di Iside alla Madona Lactans – C’è un gesto, il più antico del mondo, che è nato dalle donne e racchiude il transito, da un tempo all’altro, dei lattanti che si svezzano e crescono. Il prodigio del latte, e della madre che perpetua nell’abbraccio dell’allattamento la sacralità della vita, è un archetipo prestato a varie modalità interpretative. La via lattea si formò da un fiotto di latte di Giunone mentre allattava Ercole e le gocce fecero spuntare gigli. La Dea madre Iside allatta indossando la corona della Regina del Cielo che richiama, nella sua statica iconografia, il soggetto delle Madonne Lactans, le Madonne medievali oggetto della mostra al MuNDA, che sono la rappresentazione più alta dell’umanizzazione del sacro e segnano il passaggio da una religiosità lontana, aulica, ad una più vicina, quotidiana nel quale riconoscere i propri, antichi, gesti. La mostra, curata da Lucia Arbace, affronta il primordiale tema della fecondità con le terracotte di Capua, Ercolano, Chieti, con le rare icone del XIII secolo dalle antiche abbazie abruzzesi, con reperti dell’antico Egitto, provenienti dal Museo Archeologico di Napoli, con dipinti rinascimentali, con le floride popolane del seicentesco presepe Antinori ed infine con i votivi in maiolica di Castelli. Fino al 29 settembre