SULMONA. IL PD SCRIVE A CASINI: “RISPONDA ALLE DOMANDE NON STIA IN SILENZIO”

Seconda  lettera  aperta  alla  Sindaca  di Sulmona 

Nel  prendere  atto  che  si  è  proceduto  ad  attivare  il  COC,  ci  vediamo  costretti  a  ritornare  sugli  interrogativi  posti  nei giorni  scorsi  relativamente  alla  destinazione  dell’Ospedale  di  Sulmona  ed  a  cui  purtroppo  non  è  stata  data  alcuna risposta. Dice  infatti  il  presidente  Marsilio  con  un  affermazione  probabilmente  freudiana    “Sulmona  non  era  stato  programmato per  essere  un  ospedale  Covid  ma  abbiamo  dovuto  sacrificarlo  …..”  e  continua  alzando  l’allarme  “purtroppo  loro malgrado  ci  sono  ospedali,  come  nel  caso  di  Sulmona,  che  diventano  ospedali  Covid,  per  urgenze  o  perché  magari entra  un  paziente  infetto  e  scoppia  il contagio  nel reparto”. Senza  voler  fare  né  polemiche  né  ironie,  perché  il  momento  è  quanto  mai  drammatico,  non  possiamo  non  tornare  ad incalzarla  sindaca,  e  con  lei  le  consigliere  regionali,  su  quanto  detto  da  Marsilio  e  che  coincide,  per  una  bizzarria politica  propri a  quanto  da  noi,  e  non  solo  da  noi,  sostenuto. Prevedere  un  posto  Covid  a  Sulmona  significa  di  fatto  sacrificare  l’Ospedale  come  ha  detto  Marsilio.  E  cosa  significa sacrificare  l’Ospedale  se  non  che  vengono  esposti  gli  operatori  e  la  struttura  a  rischio  di  contagio?  Perché  noi  questo abbiamo  inteso. E  quindi,  di  fronte  a  tali  assurde  affermazioni  rafforzative  non  solo  delle  preoccupazioni  di  alcune  forze  politiche  e sindacali,  ma  anche  degli  operatori  ed  infine  di  tutta  la  cittadinanza  che,  disorientata,    non  sa  più  dove  potersi  recare  in sicurezza  anche  solo  per  un  prelievo  del  sangue,  gradiremmo  conoscere  il pensiero  di chi siede  nelle  Istituzioni. Non  è  un  caso  che  i  sindaci  italiani  delle  città  interessate  quotidianamente  riferiscano  ai  propri  cittadini,  è  un’anomalia invece  che  una  Lei  taccia  nonostante  venga  incalzata  quotidianamente  su  un  tema  che  ne  va  della  vita  o  della  morte  di operatori  sanitari  e  persone  comuni.  Anche  se  a  farlo  è  un  parte  della  comunità  cittadina  rappresentata  da  un  Partito  che probabilmente  a  Lei  non  piace. Restiamo  perciò  sempre  in  attesa  di  un  cortese  cenno  di  riscontro  ai  quesiti  posti,  che  sono  in  fondo  coincidenti  con quelli di una  cittadinanza  smarrita  e  senza  punti di riferimento,  e  che  ci  chiede  perciò  di farci  portavoce. In  ultimo,  poiché  presumiamo  che  l’iniziativa  della  sindaca  di  Prezza  e  consigliere  regionale  di  acquistare  test diagnostici  sia  stata  avallata  dai  tutti  i  sindaci  che  di  concerto  hanno  finora  operato  e  fatto  comunicati  stampa  come  da Lei  riferito  (nonostante  i  molteplici  dubbi  che  si  riscontrano  sulla  efficacia  dei  predetti  test  in  particolare  da  parte  del Comitato  Tecnico  Scientifico  Nazionale)  ,  anche  su  questo  chiediamo  di  conoscere  quali  siano  le  Sue  intenzioni  in proposito. Ovviamente  seguiteremo  comunque  ad  adoperarci  tramite  i  nostri  organi  per  ogni  iniziativa  utile  a  vantaggio  della comunità. Sempre  a  disposizione  qualora  lo  si volesse. 

Franco  Casciani e  Teresa  Nannarone,  segretario  e  presidente  del  circolo  PD  di Sulmona   

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