Abbiamo abbattuto tutte le barriere architettoniche per rendere fruibile l’area anche e soprattutto alle persone con disabilità, creando un campo polivalente, un campo da basket in playground dedicato a Kobe Bryant, un parco giochi e mettendo in sicurezza e a norma la palestra, con spazi dedicati anche alla Caritas.
È un vero e proprio Polo sportivo-sociale, che proprio per questo abbiamo deciso di dedicare al compianto Ermanno Piccone, per il suo grande contributo reso alla nostra città, sia in termini economici, che sportivi e sociali. È il giusto e sacrosanto riconoscimento a una persona che concretamente ed oggettivamente ha dimostrato negli anni tutto il suo grande amore per Celano, portandone il nome in alto a livello nazionale in diversi settori.
Nella scuola elementare Benedetto Croce, in condizioni fatiscenti, di degrado e con serissimi problemi strutturali, sono stati compiuti importanti interventi di messa in sicurezza, oltre che di efficientamento energetico, per crearvi una sede per i disabili dell’ANFFAS e una scuola di arte e mestieri accessibile a tutti.
Il 18 luglio saremo pronti anche per l’inaugurazione del Polo Sociale in via Tribuna, con il centro per l’autismo per 22 posti letto, il primo in provincia dell’Aquila, e gli sportelli antiviolenza donne e ludopatie.
Spesso al degrado urbanistico in cui versa un quartiere di periferia, con mancanza di servizi e strutture ludico-ricreative, corrispondono problemi sociali, culturali ed economici delle persone che lo abitano. Sono convinto che il degrado non motiva alla bellezza, ma se invece si realizza e si mantiene il bello, il popolo mantiene il bello e genera altro bello ancora.
Il quartiere Stazione in passato è stato spesso denigrato socialmente e culturalmente con troppa facilità, ma ha avuto il coraggio e la determinazione negli ultimi anni di riscattarsi e di crescere. Ecco perché il mio augurio è che quanto di buono abbiamo creato aumenti ancora di più la qualità della vita e venga mantenuto con attenzione e premura dai residenti e dai giovani. Giovani che mai come oggi hanno bisogno di spazi all’aperto e di fiducia dopo mesi in cui li abbiamo privati della loro libertà e leggerezza.”