Dov’è quel Dio che preghiamo
ogni giorno con lingua biforcuta
dove le nostre chiese che dovrebbero
vomitarci per la nostra disumanità
dove le svergognate menzogne
ripetute fino allo sfinimento
e i nostri lussi accumulati
costruiti sugli abissi degli ultimi
e i nostri conflitti & profitti
trasformati in arma da puntare
sulle nostre stesse tempie
noi, ridotti a cani rabbiosi
che s’azzannano l’un l’altro
prigionieri di una cecità
dove stuprare la vita altrui
è l’unico modo per emergere
noi che masturbiamo parole d’inganno
trasformandole in dottrina
noi che in ogni sconfitta vediamo
un nuovo nemico da abbattere
perdendo braccia e gambe
e rinunciando al pensiero
quando questo diventa verità
(scomoda, insostenibile verità)
così gli assassini dal vestito buono
hanno deciso che gli ultimi saranno
gli assassini di quelli più in basso
e i superstiti degli sterminati
si uccideranno con quelli più in fondo
in un vortice d’obbedienza cieca
come adoratori della più crudele idiozia
noi, corrotti e corruttori
siamo il ritratto dell’umano fallimento
e quelli che hanno disegnato
il nostro volto così disumano
vinceranno il Nobel per il raggiro
ma continueremo ancora
come una genesi d’imbecilli
a seguirli e a pregarli
come fossero la voce di Dio
Che l’Africa intera ci invada
allora, e ci butti tutti in mare
e che il mare stesso infine
ci respinga come meritiamo.