UN USANZA CULINARIA MEDIEVALE ABRUZZESE
la panarda abruzzese, simbolo della tradizione contadina e del sentimento di solidarietà e condivisione, un momento di festa e contemporaneamente di riflessione sulla società e sulla capacità empatica. Essa consiste in un grande e abbondante banchetto, almeno trenta sono le portate previste, rigorosamente appartenenti alla cucina locale, le cui radici risalgono all’epoca medievale. L’arrivo a tavola delle pietanze era preannunciato dallo scoppio i un cannone. La consuetudine che colpisce, della Panarda, è la varietà tra pietanze più ricche e piatti più umili. Non manca l’agnello, cucinato durante le feste con cacio e uova.
Per le genti d’Abruzzo la ritualità e la sacralità di onorare l’ospite a tavola ha radici antichissime. Nasce così in secoli tumultuosi e precari, soprattutto a partire dal ‘500-‘600, il rito della panarda.
Oggi sono diversi i borghi della Marsica, comprensorio territoriale che raggruppa diversi comuni della provincia dell’Aquila, che ancora celebrano quest’antica tradizione gastronomica, Sulmona, Lanciano, Villavallelonga.