Le Scrippelle ovvero quelle che in italiano sono note come crespelle, molto simili alle crêpes francesi tanto che qualcuno si è chiesto se siano stati gli abruzzesi a “copiare” dai francesi o viceversa.
In effetti, andando a leggere la storia si scopre che, alla mensa degli ufficiali francesi di stanza a Teramo nell’Ottocento, una delle più famose ricette teramane, le “scrippelle ‘mbusse“, ovvero bagnate nel brodo di gallina, nacque grazie a un errore dell’aiuto cuoco Enrico Castorani, il quale fece cadere un vassoio di crêpes in un recipiente colmo di brodo che, invece di farsi prendere dallo sconforto, ebbe la prontezza di trasformare quell’incidente in un piatto delizioso.
Storia comune di tante ricette che, volendo rimanere nell’ambito della comparazione franco-abruzzese e restando sempre in campo di crespelle,“l’errore” fece la fortuna di un altro Enrico, questa volta francese, Henri Charpentier, grazie al quale oggi conosciamo e adoriamo le crêpes suzette.
Comunque, ammettendo che il primato sulla crêpe sia francese, la cugina scrippella si differenzia sia negli ingredienti dell’impasto (acqua al posto del latte, cottura con lardo o grasso di prosciutto al posto del burro), anche per gli utilizzi che se ne fa in cucina. In Abruzzo, infatti, utilizziamo le crespelle al posto della sfoglia di pasta all’uovo per creare piatti esclusivamente salati, tra i quali: le “scrippelle mbusse“, cioè immerse in un leggero brodo di pollo dopo essere state arrotolate e cosparse di pecorino abruzzese stagionato; il “timballo di scrippelle“, una costruzione a più stratiche nella versione tradizionale viene farcita con uova, formaggio pecorino, verdura e sugo di ragù. Le “scrippelle in forno” dove vengono farcite e cotte in forno in modo simile ai cannelloni.
E quest’ultima, è la ricetta che ho deciso di lasciarvi perché si vede spesso il giorno di Natale sulle nostre tavole solo che, a differenza della ricetta tradizionale, che vede il ripieno con il macinato di carne mista – vitello, manzo, tacchino e maiale – io ho farcito le mie scrippelle con ricotta e verdura mista, ovvero spinaci e bieta. Il ragù di carne mista ovviamente c’è, così come è presente il pecorino abruzzese.
Vi ho un po’ incuriosito? Bene! Perché il resto ve lo svelo nella ricetta che spero vi piaccia così tanto da proporlo anche ai vostri cari nei giorni di Festa che sono ormai, quasi arrivati!
( Cicchetti Ivan )