Impalpabile
ala d’angelo
che sorvegli il passo
degli uomini buoni,
e talvolta
lasci piume
cadere
sulla pietra consunta
dei giorni.
Quale sublime mistero
d’amore
avanzare
valicando ardui confini
e arcane soglie scure
con le mani legate,
e zone rosse
inaccessibili agli occhi
senza mai confondere
un segno di direzione
né della lievitá
perdere l’equilibrio,
e nella tenebra
inesorabilmente cadere.
Dovrebbe pensare
a te,
ellisse costante
di splendide cure,
dovrebbe pensare
a te
chi invano s’illude
d’umano amore.
di Antonella Delloro