Sono sempre stata dell’opinione che l’opposto della vita non sia la morte, bensì la violenza. Già, perché nulla uccide la vita più della violenza: la violenza annulla lo spirito, lo incupisce, lo inaridisce, lo strazia, sino a spegnerlo completamente.
Tante, ahimè, sono le vittime di violenza. Troppe. Troppe morti annunciate e, al contempo, altrettante morti che lasciano tutti sgomenti poiché causate da individui apparentemente insospettabili e sovente definiti come i più innocui del mondo. Sono le morti che fanno più male perché nessuno ha il diritto di porre fine all’esistenza di un altro essere umano. Eppure con rabbia ferina e con immane crudeltà c’è chi arriva a compiere atti di orrore inaudito.
È ora di dire “basta” a questa continua carneficina! Bisogna educare sin dall’infanzia alla cultura dell’amore, del rispetto, dell’accoglienza del prossimo in tutte le sue sfaccettature e le sue diversità e, soprattutto, all’accettazione del sentire dell’altro. Ognuno ha il diritto di esprimersi in totale libertà, di dire di “no” e di distaccarsi da ciò che non fa gioire la sua anima, senza la paura di subire minacce e ritorsioni.
Quest’anno ricorre il sesto anniversario della scomparsa della dottoressa Ester Pasqualoni, amatissima da tanta gente per il suo grande cuore e per il suo sorriso radioso con cui sapeva trasmettere positività in chiunque la incontrasse. Ester è stata brutalmente uccisa da uno stalker, che la perseguitava da lungo tempo e che aveva più volte denunciato. Chissà quanta sofferenza si celava dietro i suoi occhi gioiosi e cordiali! Chissà quanti tristi pensieri custodiva dentro di lei e cercava di non mostrare, per cercare di distogliere la sua mente da essi e per non far preoccupare chi la conosceva e le voleva bene! Ester, sicuramente, avvertiva dentro di lei il terrore di ciò che sarebbe potuto accadere, ma continuava a sperare di potersi salvare da un finale che, purtroppo, presagiva già scritto. Diviene, perciò, sempre più necessario sensibilizzare quanta più gente possibile su certi eventi dolorosi e su certi temi così complessi e spinosi.
A tal proposito l’Associazione “Il Guscio” di Roseto degli Abruzzi, sempre in prima linea nella lotta contre la violenza di genere, invita voi tutti a “Ricordiamo Ester”, la commemorazione dell’amata dottoressa che si terrà presso l’Ospedale di Sant’Omero il 21 giugno 2023 alle ore 9.30.
Esorto tutti voi a partecipare a questo importante evento, che sento di omaggiare con una mia poesia intitolata “Eternamente qui”, dedicata a tutte quelle anime volate in cielo troppo presto e ferocemente strappate alla vita.
ETERNAMENTE QUI
Rincorrevi la vita
come una farfalla insegue la sua libertà.
Ti nutrivi di sogni sublimi e leggiadri
come ali profumate di cielo e oro
con cui ti innalzavi per volare
laddove il mondo sapeva di luce, miele e candore.
Al tuo cospetto il sole non aveva motivo di esistere
perché bastava il tuo sorriso a illuminare i giorni
di chi aveva la fortuna di incontrarti.
Eri troppo speciale
e il destino invidioso di te ti ha voluto presto rubare
da una cruda realtà in cui l’avresti potuto oscurare.
Le stelle avevano bisogno di te
ti desideravano subito tra loro
e non potevano più aspettare.
Ora splendi vincente da lassù
con i tuoi occhi raggianti e la tua tenerezza disarmante
perché sai che la tua immensa anima non s’è mai spenta
ma vibra e pulsa ancora tra noi.
Eternamente qui.
(Dott.ssa Alessandra Della Quercia )