ABRUZZO, OLIVIERI A D’ALFONSO: RISOLVERE IL PROBLEMA DEI CINGHIALI

IL CONSIGLIERE REGIONALE D’ABRUZZO MARIO OLIVIERI HA INVIATO UNA LETTERA AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA REGIONE ABRUZZO, LUCIANO D’ALFONSO, PER SOLLECITARE INTERVENTI IN MERITO ALLA QUESTIONE DEI CINGHIALI.

 

Ecco il testo integrale della lettera.

 

Gentile Presidente, in aggiunta alle tante problematiche che devi affrontare quotidianamente, nell’ambito delle tue competenze istituzionali, mi permetto di aggiungerne una che, a mio parere, non ha ancora trovata la giusta dignità e attenzione nell’ambito della sensibilità degli Amministratori Regionali.

Si tratta della questione relativa alla crescita esponenziale del numero dei cinghiali nella nostra Regione, alla loro pervasiva presenza su tutto il territorio e alla loro pericolosità per le persone e per le cose.

Oramai non passa giorno che non si verifichi, a causa dei cinghiali, un incidente stradale in ogni luogo della nostra Regione, le quali conseguenze spesso si riverberano con ingenti danni alle auto, danni che poi non si sa da chi devono essere risarciti, e spesso anche alle persone, con qualche incidente mortale e con numerosi incidenti con postumi permanenti sulle persone, o con spaventose e assurde frenate e sbandate in presenza di cinghiali sulla strada.

Ultimi episodi noti hanno riguardato di recente il sindaco di Orsogna e un cittadino di Vasto, che si è imbattuto con un gruppo di circa 10-15 cinghiali, in una zona non lontana dal centro della  città.

Insomma si è arrivati ad una situazione estremamente delicata, non più rinviabile e che non si può continuare a fare finta di non vedere, come se non esistesse, oppure parlarne a ripetizione senza trovare una soluzione, soltanto perché il falso perbenismo o il falso animalismo vogliono che il cinghiale, in quanto tale, sia più protetto dell’essere umano.

Io mi rifiuto di rassegnarmi a questo stato di cose, e anche se rispetto gli animali, avendo, tra l’altro,  esercitato per decenni la professione di veterinario, credo che sia giunto il momento di fare sul serio gli interessi della collettività, così come è avvenuto in altre regioni d’Italia, e evitare che debba verificarsi un evento clamoroso, ammesso che quelli che sono accaduti fino ad oggi non lo siano, per indurci a prendere decisioni drastiche in materia.

Presenterò al più presto una proposta al Consiglio Regionale, per la quale chiederò l’assenso di tutti, maggioranza e minoranza, e ovviamente anche il tuo, convinto come sono che per questioni come queste ognuno di noi ha il dovere di assumere responsabilità decisionali, allo scopo di non portare sulla coscienza le relative conseguenze.

Certo di una tua condivisione, e convinto della necessità di procedere nell’interesse della incolumità dei cittadini e delle cose e per riaffermare un senso di civiltà nei confronti di un fenomeno che lo richiede urgentemente, ti saluto cordialmente.

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