Elezioni Avezzano. 5 Domande a Vittorio Di Genova candidato con De Angelis Sindaco

Cosa l’ ha spinta a presentare la sua candidatura in queste elezioni amministrative?
Ho da sempre una passione per la politica, per la buona politica, quella che si fonda su ideali, che pensa in primis al bene dei cittadini e della città, per quella politica che nasce dal cuore, dai sani principi che una famiglia umile di lavoratori come la mia, mi ha sempre insegnato.

 
– Perché ha scelto di candidarsi con Gabriele De Angelis?
Perché Gabriele De Angelis è l’uomo giusto per questa città, è un uomo che nonostante possa farne benissimo a meno di candidarsi come sindaco, ha deciso di scendere in campo per il bene della propria città e dei cittadini. È un uomo con il quale condivido, nonostante la mia giovane età, non solo esperienze di vita ma anche la stessa voglia di fare, gli stessi ideali e gli stessi principi. Ho deciso di candidarmi al suo fianco perché, essendo un imprenditore, conosce perfettamente quali siano le difficoltà del territorio e quelle che gli avezzanesi quotidianamente devono affrontare. Gabriele è riuscito inoltre a creare un programma eccezionale completo e coraggioso. È un leader, è colui che ti sprona, ti motiva e ti permette di esprimerti senza vincoli.

– Secondo Lei quali sono le priorità da affrontare per la città di Avezzano?
Purtroppo non ci sono priorità. Questa città ha troppi problemi da risolvere, tutti in ugual modo importanti. I giovani vanno via perché non possono costruire progetti, perché non si sentono stimolati. Viviamo in una città vuota, spenta, poco sicura e che, in determinate zone, rasenta il degrado.

 
– Come giudica l’operato dell’ Amministrazione uscente ?
Assolutamente insufficiente vista la totale indifferenza nei confronti delle diverse esigenze dei Cittadini. Guardi io ho 27 anni e le posso dire che nonostante frequenti molto la città non c’è nulla che mi trattenga qui se non gli affetti. Non è stato creato in 5 anni un posto di lavoro se non per pochi eletti, le attività sono al collasso per via delle difficoltà, economiche e non, che quotidianamente devono affrontare. Eventi di cui godeva la città e che permettevano che visitatori provenienti da ogni dove investissero sul territorio sono stati cancellati per favorirne altri. Alcune frazioni sono diventate centrali di spaccio, le strade che confinano la stazione invece, delle zone dedicate alla prostituzione. In definitiva a parte i km di asfalto realizzati nelle ultime settimane non credo che abbia fatto un granché.

 
– Quale sarà l’argomento sul quale focalizzerà la sua campagna elettorale?
Due sono i punti che vorrei approfondire, la creazione di eventi che diano lustro alla città e l’arredo urbano. Mi piacerebbe contribuire a creare una città sicura, esteticamente bella, capace di attrarre turisti e che crei la voglia di viverci. Avezzano attualmente è la città in cui le buche sui sanpietrini vengono coperte con dei rattoppi di asfalto, è la città in cui le affissioni pubbliche vengono effettuate sui muri di palazzi, sotto i ponti autostradali o sulle cabine di attesa dei bus locali.

 
– Come valuta il clima elettorale che si sta respirando in città?

Purtroppo non tutti concepiscono questa campagna elettorale come una sana competizione. Addirittura mi capita di essere offeso da amici con i quali sono cresciuto o che conosco da anni solamente perché appoggiano un candidato sindaco diverso dal mio. La campagna elettorale è una bella esperienza che a mio avviso ognuno di noi dovrebbe vivere almeno una volta ma andrebbe affrontata con la giusta grinta all’insegna del rispetto e delle diverse linee di pensiero.

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