PESCARA MI PIACE, FOSCHI: “PRELEVATI NUOVI CAMPIONI DI ACQUA POTABILE IN UNA SCUOLA ELEMENTARE

“E dopo la scuola elementare di via Scarfoglio, arrivano nuovi campionamenti d’acqua potabile top secret anche nella scuola elementare di via Colle Pineta dove, Asl e Aca, hanno di nuovo prelevato campioni all’esterno dell’Istituto, campionamenti che ora dovranno essere ripetuti all’interno. Impossibile però sapere l’esito di quei prelievi, impossibile conoscere le ragioni che stanno generando tali analisi frenetiche, impossibile sapere la verità su quanto sta accadendo in città e se l’acqua che esce dai rubinetti di casa o delle nostre scuole sia effettivamente potabile o meno. A fronte del preoccupante e ingiustificato silenzio istituzionale del Comune, riteniamo sia necessario portare le preoccupazioni dei cittadini in altre sedi per imporre al sindaco Alessandrini l’utilizzo del metodo della ‘trasparenza amministrativa’”. Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ informato da alcune mamme della sede scolastica di via Colle Pineta.

“Esattamente com’è accaduto nella scuola di via Scarfoglio lo scorso 25 ottobre, quando i dipendenti dell’Aca hanno prelevato alcuni campioni d’acqua per effettuare nuove analisi sulla sua potabilità, analisi di cui è stato finora impossibile conoscere gli esiti – ha ricordato Foschi -, stavolta i prelievi hanno interessato la scuola elementare di via Colle Pineta, tra via Marconi e il nuovo Tribunale, dunque sempre a Porta Nuova. Questa volta, però, i campionamenti sarebbero stati eseguiti congiuntamente da Asl e Aca, evidentemente riappacificati dopo la baruffa in sala Commissioni quando è scoppiata l’emergenza della presenza dei colifecali nelle fontanine e in alcune case, e sono stati effettuati non dentro la scuola, dunque dai rubinetti dei servizi interni, ma all’esterno dell’Istituto, su una centralina di raccordo. Anche in questo caso le Istituzioni hanno tentato di far passare la cosa sotto silenzio, ma evidentemente il clamore risvegliato tra le famiglie dopo via Scarfoglio, ha generato comunque allarme, tanto da aver causato la convocazione di una riunione tra la Dirigente scolastica e le rappresentanti d’Istituto, riunione alla quale avrebbe partecipato anche l’assessore delegata Simona Di Carlo. Sarebbe stata l’assessore Di Carlo da un lato a certificare che l’acqua somministrata dai rubinetti di scuola sarebbe pulita, ammettendo però dall’altro lato un margine di dubbio, tanto da aver annunciato la necessità di realizzare a stretto giro di un nuovo ciclo di analisi all’interno di ogni singolo plesso scolastico della città. Parole che, naturalmente, hanno creato solo ulteriore scompiglio tra le famiglie perché nessuno, né il Comune, né la Asl, né l’Aca, sta certificando in maniera formale la buona qualità dell’acqua che i nostri bambini bevono ogni giorno dai rubinetti di scuola, e anche a casa, visto che è evidente che le condotte che portano acqua teoricamente potabile nelle scuole sono le stesse che servono le abitazioni della zona. Oggi, in sostanza, stiamo vivendo una situazione paradossale – ha proseguito Foschi -: da mesi ormai assistiamo a un balletto di dati sulla  qualità dell’acqua potabile di Pescara, prima trovata ‘arricchita’ di metalli pesanti, poi di colifecali, con la chiusura di fontanelle pubbliche, di rubinetti privati, poi riaperti e con la ripetizione di analisi senza alcuna giustificazione nei confronti dei cittadini che, semplicemente, secondo il sindaco Alessandrini, il primo responsabile della salute dei pescaresi, non hanno il diritto di sapere. Riteniamo tale situazione inaccettabile e, a fronte del silenzio istituzionale ingiustificabile del primo cittadino, l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ porterà la vicenda in altre Sedi al fine di ottenere risposte immediate”.

 

 Armando Foschi

 

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