VIOLENTATA E COSTRETTA A PARTORIRE RISCHIANDO LA MORTE

E’ quanto successo nell’ospedale Eva Peron a Tucumán, in Argentina, ad una bambina di soli undici anni, violentata dall’anziano compagno della nonna e costretta a mandare avanti la gravidanza perché nessuna Autorità le ha concesso l’aborto.

L’undicenne ha tentato il suicidio ben due volte. “Toglietemi quello che mi ha messo dentro quel vecchio“, aveva urlato disperata durante la denuncia.

Gustavo Vigliocco, responsabile sanitario, si è rifiutato di praticare l’aborto finché è intervenuta la dott.ssa Cecilia Ousset per salvare la bambina che rischiava di morire.

Il governo locale di Tucuman dichiara di aver messo in atto “le procedure necessarie per salvare entrambe le vite”. Ma gli attivisti per i diritti delle donne in Argentina hanno iniziato una protesta che lascerà il segno nel Paese.

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